di Pierluigi Montalbano
Le affollate aule erano allestite con videoproiettore, maxischermo, microfono e tutto l'occorrente per la buona riuscita degli incontri. Ordinatamente, quelle grandi stanze accoglievano i bambini di 4° e 5°. I piccoli si accomodavano nelle seggiole incuriositi da quel signore brizzolato che li salutava uno per uno invitandoli a presentarsi.
Il fascino delle immagini che accompagnano le parole è un atout al quale non riesco a rinunciare, e il racconto di quegli antichi popoli che fabbricavano belle ceramiche lustrate e realizzavano le domus de janas affascina i bimbi. Spalancano gli occhi ad ogni slide, e gli "oooohhhh" di sorpresa mi rassicurano: anche questa volta riuscirò a tenerli buoni. Al termine della relazione è il momento delle domande. Si alzano...si presentano...e iniziano il tiro al bersaglio.
Chi costruì i dolmen? A cosa servivano i nuraghi? Dove sono finiti i nuragici?
Lascio alla vostra immaginazione la mia palese difficoltà a rispondere a quesiti ancora irrisolti dai più famosi archeologi sardi.