


L’amore è una cosa complicata, altro che semplice.
Sarebbe stata semplice se noi avessimo avuto una natura coraggiosa solare intelligente capace sincera e lungimirante, anzichè averla codarda ombrosa lacunosa debole disonesta e sprovveduta…
Nonostante questo rimane il motore del mondo.
Si fanno cose grandissime grazie all’amore, a dir poco miracolose, e comunque tutte le cose degne d’essere vissute sono legate a questo sentimento.
L’amore ha tante facce e contenuti; si ama una cosa, una persona, un lavoro, un luogo, un animale o un pensiero, un modo di essere.
C’è chi ama molto perchè ha molti oggetti d’amore tra essi non in conflitto, o perchè ama perfettamente.
Esso non ha limiti, nè ostacoli che non siano superabili.
Quando l’amore trova il suo equilibrio, sta come una nota musicale dentro un’orchestra, una margherita bellissima in un prato, una casetta accogliente in una dolce campagna.
In altre parole sta a casa propria.
Non si può mai immaginarlo come una cosa finita e ben precisa, come una cosa determinata e specifica. Esso si muove, si trasforma, si trasmuta continuamente senza fine.
Un giorno sta in alto, il giorno dopo in basso; un giorno è allegro e l’indomani triste; un giorno sembra finire e l’indomani è al meglio della sua espressività.
Pulsa come una parte di un meccanismo impercettibile ma presente e ineludibile.
Sembra non avere coerenza o continuità, e invece è una precisa catena di anelli; il primo segue il secondo e non ci potrà essere il quarto senza il terzo.
Quando parla non si immagina in silenzio e quando tace non si immagina la sua voce.
Ma c’è, continua a vivere, a esserci, a evolversi.
E’ talmente una cosa complicata che nessuno lo conosce nella sua interezza se non fino alla morte.
E attraverso le sue trasmutazioni possiamo essere certi della sua presenza quando si sa di stare facendo la cosa giusta.
L’amore coincide con la giustizia.
L’amore perfetto coincide con la giustizia.
Tutte le altre forme affettive intermedie e frammiste sono amori in cammino, in formazione, in apprendimento. O volgari surrogati.
E quando facciamo accadere qualcosa contraria alla sua crescita ed alla sua evoluzione, allora uccidiamo la possibilità d’essere felici e di dare felicità.
Non facciamolo mai succedere.
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