Lezioni di stile. N.2: l’atteggiamento

Scusate l’assenza.
È stato un periodo duro. Di riflessioni.
Fa caldo, cazzo.
E col caldo si esce fuori di testa. Ormoni impazziti e fichette mezze nude ad ogni angolo.
Cosce sode, vestitini che scoprono il culo ad ogni passo. Trasparenze e pelle nuda.
E certe espressioni suine che non mi fanno capire più niente.
Non so a voi, ma a me in questo periodo sembra che le tipe non aspettino altro che essere abbordate.
Mica come in inverno, che bisogna aspettare la sbronza del weekend.
Questo è un periodo propizio, date retta a me.
E comunque, stavo dicendo una cosa importante: durante la mia assenza ho riflettuto.
Perché va bene che il periodo è quello giusto e che ci sia una certa predisposizione nell’aria, ma bisogna comunque agire con giudizio. E tenere ben presenti le regole fondamentali. Perché un conto è lanciarsi alla cieca, cosa ben diversa è farlo con stile.
Basta poco.
Una strategia è quella di prendere spunto dai modelli vincenti.
Come quei tizi che ispirano istinti strappa mutande nelle femmine.
Come Ryan Gosling.
Che non si capisce se è figo o se si è trovato per caso nel bel mezzo di un’ipnosi di massa.
Ha il bicipite, ok. Il pettorale. Le parti giuste.
Ma soprattutto ha l’atteggiamento.
È quello che vince. Sempre.
E poi ha anche un gruppo.
Ma anche qui: è l’atteggiamento la cosa più importante.
Ditemi se non è figo.

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