Magazine Diario personale

Li presento #2

Da Clotrash @clotrash
Gli orari universitari quest'anno non lasciano tregua, e se ho intenzione di frequentare (la risposta è tanto scontata quanto illecita) mi devo rassegnare pacificamente all'idea che vivrò là dentro, e quando non esattamente lì... sulla metro.
La nuova prof di sight translation ita>engl pare la versione femminile di un qualsiasi cantante rock anni 70s/80s, con capelli cotonati, pantaloni attillati neri e giacchetta pseudometal su un corpo ormai in grama decadenza, e palesi segni di un'esistenza dedita alle droghe tra i solchi delle ragnatele rugose ai lati della faccia e intorno alla bocca troppo truccata. Perfetto ibrido tra una rockstar fallita e una ex wrestler dal passato glorioso. Porta il cognome di uno dei Beatles, è un'attempata supertosta, e ha uno spudorato accento americano. Insomma, l'apoteosi del trash. Credo di amarla.
Quest'anno a franceseII abbiamo una tipa che pare Yzma de Le follie dell'imperatore, sia fisicamente sia nelle movenze, è inquietante. Neanche mi ricordo quale sia il suo vero nome (o forse non l'ho mai saputo) perché il mio cervello la ha definitivamente e inequivocabilmente etichettata come Yzma, spero solo di non chiamarcela per sbaglio in un tete à tete ma so che con molta probabilità prima o poi ciò avverrà, anzi posso già affermare con un discreto margine di sicurezza che succederà il giorno dell'esame orale. Anche lei ha intessuto relazioni strette con le droghe, sebbene sia più tipa da pippare cocaina che non una ex eroinomane anfetaminara come si addice alla soprastante. Per forza, se no nessuno si riuscirebbe a spiegare come fa la mattina all'alba ad arrivare sobbalzando (è troppo alta e scheletrica per avere una qualche sorta di coordinazione motoria) con le sinapsi già in modalità turbo e il tono di voce squillante. La sua intonazione offre uno spettacolo assai raro: impennate vocali e tuffi e risalite e picchi che credevo impossibili da modulare per una sola persona. Insomma, noi tapini studenti arriviamo lì con i neuroni ancora in pigiama e pantofole che leggono il giornale in poltrona sorseggiando il caffellatte e lei, puntualmente, ce li sevizia con affabile brutalità.
Invece a cultura e società dei paesi di lingua inglese c'è questo tipo che io non ho capito dove va l'accento nel suo cognome e confidavo nelle sue presentazioni per scoprirlo, invece lui ha messo le slide con scritto prof. tale e tale e si è limitato a dire "io sono lui", quindi evito proprio di chiamarlo. Però chiunque lui sia nel giro di mezzora aveva già nominato Beatles, Who e Pink Floyd e sono quasi certa che il mio corpo avesse iniziato a mandargli segnali involontari del tipo "prendimi sono tua". Spero che la prima impressione non venga smentita nelle lezioni future o ci resterò molto male.

Li presento #2

Bea, io, Clari: iuniversiti pipolz

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io e manu

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Per il resto: ordinari scleri con me stessa, ordinari scleri con A., pianterelli, sfoghi, morale basso. (bastava dire: PMS still. YO.)
PS: come starete notando sto iniziando a impostare il blog su base di palinsesti a "puntate", che ricorreranno nelle apposite rubriche (ad ora pervenute: teatrini familiari - LI presento - speak like you eat). Che significa? Eh no, mo mi chiedete troppo, io sono stanca e c'ho sonno, anzi, ciaH.

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