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LIBERACI DAL MALE (Deliver Us from Evil)

Creato il 03 gennaio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

locandinaPiù di un genere per l’horror di Derrickson

Il mix di thriller spirituale, scavo psicologico e horror urbano poteva essere un azzardo. Tuttavia Derrickson riesce sapientemente a inserire tutti i generi in un unico calderone e a realizzare Liberaci dal male, un film dall’interessante intreccio, che però si fa fagocitare dai continui cliché e da un finale estenuante e deludente.

Il detective della polizia newyorchese Ralph e il suo compagno di pattuglia Butler intervengono in due casi molto strani (un’apparente lite domestica e una donna che ha gettato il figlio di due anni nella fossa dei leoni), che hanno delle particolari connessioni con il demonio.

Dopo aver girato l’interessante Sinister, Derrickson pare occuparsi di convenzionale cinema demoniaco. Eppure Liberaci dal male prova ad allontanarsi dalla banalità di genere effettuando una miscela di generi cinematografici. Difatti se da una parte si incappa nella delineazione tipica dell’horror urbano e poliziesco (per intenderci sulla falsa riga di Seven), diversamente Derrickson scava nella psicologia del personaggio principale (mettendo a nudo un passato decisamente poco lodevole), ostentando successivamente la sua catarsi spirituale (confessandosi, avvicinandosi al perdono ed evitando gli inviti del demonio). Tuttavia ci si ritrova di fronte a una pellicola che si ingarbuglia su se stessa, che esibisce tanti temi (metaforici e concreti) finendo per farsi inglobare da una serie infinita di stereotipi, che trovano il culmine ultimo nella messinscena di un esorcismo completo (con annesse e connesse fasi).

Se si osserva, senza malizia e senza pretese, Liberaci dal male come una pellicola dall’apparato grafico da brividi e dalla costruzione narrativa terrificante si rimarrà ben presto delusi. Difficilmente Derrickson ha abituato il pubblico al classico horror e Liberaci dal male sotto questo punto di vista non fa difetto. Gli stereotipi, come anticipato, non si sprecano (soprattutto nel momento in cui bisogna tirare le fila), ma nonostante ciò si può rimanere piacevolmente colpiti da un contesto e un linguaggio filmico oscuro, raccapricciante (il minimale tappeto musicale è coinvolgente) e convincente. Liberaci dal male, pur mettendo in scena l’etica professionale, la giustizia di Dio, marine posseduti da un demonio babilonese (ed evocato da una serie di formule latine) e un esorcista ex-cocainomane, non ne esce con le ossa completamente rotte. Già questo può rivelarsi una mezza vittoria.

Uscita al cinema: 20 agosto 2014

Voto: ***


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