LIBERALIZZAZIONI: GALVAGNO (ANCI), SUI SERVIZI PUBBLICI PERMANGONO CRITICITA' E RESTA DELUSIONE SU FARMACIE COMUNALI
Il delegato ANCI ai Servizi pubblici localipreoccupato per gli effetti del decreto sulle amministrazioni a causa dell'onerosita' delle procedure
''Le correzioni apportate all'articolo 25 del Decreto Liberalizzazioni, forniscono un primo chiarimento rispetto alle problematiche disposizioni originariamente previste nel decreto legge, ma permangono alcune criticita'''. Cosi' Giorgio Galvagno, Sindaco di Asti e Delegato ANCI ai Servizi Pubblici Locali commenta la conversione in legge del Decreto Liberalizzazioni, approvata definitivamente ieri, con fiducia, dalla Camera dei Deputati.
''Sono state in parte recepite alcune osservazioni dell'ANCI – prosegue Galvagno - ma resta evidente che certe questioni dovranno essere affrontate attraverso un percorso istituzionale condiviso e concertato, soprattutto in relazione alle societa' in house, eccessivamente demonizzate, ed alle cessione delle stesse senza penalizzazioni''.
''In considerazione dei vincoli contenuti nella stessa norma, vanno necessariamente chiarite inoltre – continua il Delegato – le procedure di affidamento dei servizi, semplificando gli adempimenti comunali sulla delibera quadro e l'analisi di mercato, soprattutto laddove esistono monopoli naturali e dove le amministrazioni hanno gia' proceduto ad affidare il servizio con gara ai sensi della previgente normativa. Questi sono solo alcuni nodi che andranno affrontati subito, in maniera tale da favorire una omogenea applicazione della normativa nei diversi territori ed evitare il sorgere di interpretazioni difformi con conseguenti ed onerosi contenziosi''.
''Per quanto attiene le farmacie poi – prosegue Galvagno – delude la mancata cancellazione del divieto di prelazione comunale rispetto alle nuove aperture cittadine, mantenuta solo per le sedi aggiuntive in aeroporti, stazioni e centri commerciali, fino al 2022. Su questo stiamo anche ricevendo lettere di rammarico dei cittadini che hanno invece un riscontro positivo delle gestioni comunali in relazione ai prezzi praticati ed all'opportunita' di finanziamento dell'amministrazione stessa attraverso questo servizio. Unica nota positiva su tale fronte l'esclusione delle aziende speciali e le istituzioni che gestiscono servizi socio-assistenziali ed educativi, culturali e farmacie appunto, dall'applicazione dai vincoli relativi a divieti e le limitazioni sul contenimento dei costi e dall'estensione dei vincoli del patto di stabilita', chiesta dall'ANCI e recepita in Senato''.
''Adesso dovra' aprirsi – conclude Galvagno – una fase che chiarisca e semplifichi i nuovi ed onerosi adempimenti gravanti sulle amministrazioni in relazione concorrenza nel mercato e per il mercato onde rendere concretamente applicabile quanto previsto dalla riforma. Auspichiamo pertanto che il Governo sia sensibile alle richieste dell'ANCI quale portatrice delle esigenze dei territori, condividendo gli interventi chiarificatori da inserire nel previsto regolamento sui criteri per l'analisi di mercato e la delibera quadro sull'affidamento in esclusiva''.
Roma, 23 marzo 2012
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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