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Liberalizzazioni, ma de che!!!!

Da Pivo

Anche se colpevolmente in ritardo,come potevo non trattare l’argomento del c.d. “decreto liberalizzazioni”,decreto che come oramai tutti saprete ha perso moltissimo del suo impattoiniziale, decreto che è esploso come una bolla di sapone e che si è evaporatocome neve al sole.Mi fa sorridere vedere tutti isinistroidi schierati a favore delle liberalizzazioni e tutti i destrorsischierarsi contro... Ma l’ideologia di sinistra non doveva prevedere unmaggiore coinvolgimento statale a discapito del libero mercato?Durante i giorni passati si èparlato molto di liberalizzazione, si sono fatti e minacciati scioperi, ma cosavuol dire liberalizzazione???La liberalizzazioneè un processo legislativo che consiste, generalmente, nella riduzione direstrizioni precedentemente esistenti. Più semplicemente, adeguarsi ai principidel liberalismo economico o a esigenze di libera scelta o di autonomia.Tipicamente, ci si riferisce alla liberalizzazione economica, specialmente allaliberalizzazione del commercio e del mercato, del capitale o del lavoro.Ebbene, data questa definizionecome si poteva definire liberalizzazione l’aumento delle licenze dei taxisti odelle concessione delle farmacie???? l’accesso alle professioni rimane comunquelimitato a delle concessioni amministrative, quindi di che cosa stavamoparlando?????Detto questo, vorrei soffermarmimaggiormente su una professione che in questo periodo mi tocca personalmente,ovviamente mi riferisco all’AVVOCATURA. In questo campo si è parlato diabolizione dei minimi tariffari equiparandolo ad una liberalizzazione, mai cosafu più errata. L’accesso alla professione di avvocato è subordinato alsuperamento di un esame, che dovrebbe testare la capacità dei futuri principi eprincipesse del foro, ma che non soggiace a nessun limite numerico, a nessunalicenza, a nessuna autorizzazione, ecc... Quindi mi pare evidente definire laprofessione dell’avvocato una professione libera, lo so, so a cosa statepensando, essendo gli avvocati a valutare questi esami limiteranno il piùpossibile l’ingresso a futuri concorrenti... ma il gran numero di avvocatipresenti in Italia, smentisce ampiamente questa affermazione.Quindi che cosa sono i minitariffari??? semplicemente erano un prezzo minimo stabilito per legge, in baseal quale l’avvocato redigeva la sua parcella. Ebbene, che cosa cambierà ora chesono stati aboliti???? svilimento della professione, più possibilità per igiovani o non cambierà nulla????Devo essere onesto nel dire, cheper una volta non sono in grado di sputare una sentenza bollando come boiatetutte le altre idee, quindi per una volta, forse, non irriterò nessuno. Inmolti, a dire il vero quasi tutti professionisti affermati, affermano chel’abolizione dei tariffari determinerà un crollo  della “dignità” della professione, in quantoil vastissimo numero di avvocati (a loro dire incapaci) per accaparrasi clientiabbasseranno i prezzi creando una conseguente reazione a catena  che costringerà anche i professionistiaffermati ad abbassare i prezzi vedendo diminuire il proprio pacchetto clienti,con la conseguenza di diminuire il servizio e la professionalità. Altri,sopratutto giovani professionisti, affermano che l’abolizione dei minimitariffari comporterà una maggiore facilitazione per i giovani professionistinel crearsi un pacchetto clienti, perché : “se un cliente deve pagare la stessacifra è ovvio che sceglierà il professionista più esperto”. Aggiungono, inoltre,che non è configurabile lo scenario apocalittico descritto dai sostenitori deiminimi tariffari, perché sarà il mercato ad autoregolarsi ed a tagliare fuorigli incapaci. Su questo ultimo appunto, mipermetto di dire che una professione come quella dell’avvocatura non è facilmenteregolabile dal mercato, in quanto un avvocato non è bravo a seconda di quantecause vince.Vi è infine un terzo filone dipensiero, e sono coloro che vedono di buon occhio l’abolizione dei minimi, perché così potranno alzare i prezzi ed eliminare, cito, “i rompicoglioni”. Queste sono le tre principaliopinioni in materia, opinioni che mi mettono in notevole difficoltà, perchètutte e tre presentano degli aspetti meritevoli di apprezzamento, ma tutte etre presentano dei notevoli difetti. Quel che è certo e che a mio modestissimoparere, l’avvocatura ha la necessità di una profonda riforma che non si puòlimitare all'abolizione dei minimi.

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