Le stampanti 3D stanno rivoluzionando il mercato del self-made. Tutto ciò che immaginate lo potete creare con una minima spesa, dai pupazzetti per i bambini al manico della vostra caffettiera sciolto per una fiamma troppo alta.
L’inventiva e il genio spesso e volentieri, però, si sposano anche con la creazione di oggetti atti ad offendere o ad uccidere. Così il passo diventa breve se un patito delle armi acquista una stampante 3D e decide di stampare la sua pistola in plastica. Non parliamo di un giocattolo ma di una pistola vera.
Liberator, questo il nome del modello di pistola, è un progetto CAD messo a disposizione da Defense Distributed sul sito defcad.org, che vi permetterà di stampare i 15 pezzi necessari ad assemblare una pistola in plastica correttamente funzionante. Il progetto prevede inoltre l’inserimento di una parte metallica, non funzionale, ma necessaria per il rispetto del Undetectable Firearms A.
“Riconosco che questo strumento potrebbe essere usato per danneggiare le persone. Questo è quello che è – è una pistola “, dichiara Cody R. Wilson, fondatore di Defense Distributed. “Ma non credo che sia un motivo per non distribuirlo. Penso che la libertà alla fine sia un interesse migliore”.
Parole molto forti, soprattutto considerando il difficile periodo che stanno vivendo gli Stati Uniti dopo le recenti stragi e la volontà di redigere leggi ad hoc sulla restrizione dell’utilizzo delle armi da fuoco e rendere l’arma rintracciabile al metal-detector.
Il test di funzionamento del prototipo di Liberator è stato svolto nelle praterie del Texas e testimoniato dal video di presentazione che vi riportiamo di seguito:
Il progetto è disponibile per il download gratuito cliccando qui.
Voi cosa pensate di questo progetto? Cosa ci aspetta per il futuro?
Fonte: The Verge