"liberazione"

Da Galadriel
Mi piace pensare che la morte sia una "liberazione", per quanto si stia bene a questo mondo, vediamo ogni giorno brutture, gente che ruba, che uccide che schiavizza, gente infida sempre pronta a pugnalarti per il loro tornaconto. Tradimenti che arrivano da dove meno te lo aspetti, da quel luogo ove tu ti sei sempre rifugiata ogni volta che cercavi comprensione e consolazione. 
La carne chiama sempre a soddisfare desideri che, sopiti solo per poco, si rifanno sentire e come un tarlo si insinuano nella tua mente occupando tutto il tuo pensiero finchè non plachi temporaneamente quei bisogni, per poi ripetersi senza mai soddisfare definitivamente quei desideri. Poi il lavoro da portare avanti anche quando non ci sia l'immediata necessità di un guadagno, per cui si perde l'incentivo alla volontà di applicarsi e sacrificarsi, e non da meno averne bisogno per guadagnare per sostenere le spese della famiglia che ti porta a lavorare anche con la febbre, con i dolori al corpo e con i dolori alla sfera psicologica che ti toglie la voglia di lavorare ma devi spingerti alla buona lena.
 Ritorni in casa dal lavoro e ti ritrovi panni da stirare, da lavare, da spostare, estate ed inverno da collocare alla portata di mano a secondo della stagione e gli armadi da lavare, i cassetti da svuotare e riordinare. Ti metti a cucinare e pensi di dover fare scorte di cibo cotto invasato, congelato, imbustato per quando il lavoro si prolunga alle 12-13 ore e non cè tempo. 
Momento magico ...la notte! Se le preoccupazioni ti permettono di dormire ecco il momento magico. Ecco il momento di togliersi la pesantezza del corpo, quella dei problemi della quotidianità le necessità della carne che bussano facendoti sentire fame, sete ...ecct..
Ecco il momento di volare! Volare via in cerca di luoghi magici, dove tutto è così perfetto, dove nessuno può mentire non essendoci la necessità. In quei luoghi non ti serve la valigia, la borsa o gli effetti personali, ma nemmeno il tuo libro preferito che leggi e rileggi nel tempo ricevendo sempre quel piacere emozionale, non serve, in questi luoghi le emozioni sono prive della razinalità della materia, non sono fatte di pesi specifici e di formule chimiche, sono emozioni allo stato puro, non cè bisogno di procurarsele, sono li con te in quel volo magnifico. Senti la tua percezione amplificata a mille ed ogni pulviscolo che ti passa davanti, lo vedi in tutte le sue forme, lo senti, ne senti il rumore del volteggiare in aria e ne  senti l'odore. Capisci, capisci e basta, non ci sono altre parole per descriverlo almeno io non ne trovo.
 Capisco che è questa la condizione che avrò alla mia morte, e mi sento risvegliare dalla necessità fisiologica del corpo di andare in bagno. Un macigno si adagia su di me e sento i miei movimenti legati come se l'aria fosse vischiosa. Man mano che passano gli anni è sempre più triste il mio risveglio, la certezza che è qui che stò scontando i miei "peccati", mi fa pesare al tempo rimasto. Finchè arriverà quel momento farò un volo in quel luogo magico ogni volta che potrò e dormendo mi farò simile alla morte per far si che alla morte sarò simile al dormiente.
Aforismi di .Leonardo Da Vinci
 O dormiente. O cosa è sonno? Il sonno ha similitudine colla morte. O perchè non fai adunque tale opra, che dopo la morte tu abbia similitudine di perfetto vivo, anzichè vivendo farsi col sonno simile ai nostri morti?[Atl. 76.a.]

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