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Liberi di, liberi da....

Da Francesca_82
Loro sono diversi e svegli, se tu parli con loro come se fossero dei piccoli decelebrati e parli di farfalline e pisellini quelli ti guardano e dicono "Guarda che quello è un pene". A quattro anni ti chiedono di insegnar loro a leggere e scrivere così poi ti possono lasciare i bigliettini d'amore "ti voglio bene" nella borsa e anche se non impareranno mai le disequazioni di secondo grado saranno forse artisti o dei bravi pasticceri oppure si, alcuni vorranno arrivare fino agli integrali per entrare nelle migliori facoltà di Fisica.
I bimbi di scuola libera non sono bulletti perché se litigano poi fanno pace. Nelle scuole libere si mangia vegano o vegetariano, tutte le scuole hanno un piccolo zoo di galline, oche, cani e gatti e si insegna quindi il rispetto per tutte le forme di vita.  Non è possibile trovare in loro segni di iperattività perché non sono bambini che passano 5 o 6 ore seduti al banco con la maestra che dice loro di fare silenzio. Si arrampicano sugli alberi, giocano agli indiani e quando scoprono un formicaio chiamano per farsi spiegare un po' di zoologia, entrano a scuola e cercano sui libri come sono organizzate le formiche. Quando mi vedono arrivare mi portano il microscopio e due foglie e mi chiedono di spiegare loro perché la foglia è verde. E' la lezione di scienze dei bimbi più grandi, quelli di otto anni. Quando arriva un altro papà esperto in falegnameria si mettono d'accordo per poter costruire domani qualche gioco di legno, vorrebbero tanto farsi un'altalena o uno scivolo. I piccoli delle scuole libere sono ottimi cuochi, non c'è giorno che non preparino biscotti o una tortilla con le uova delle galline e usano anche le formine a forma di cuore.
Non ci sono giochi convenzionali, ma si segue la pedagogia Montessori e Waldorf, ci sono i regoli e le lettere dell'alfabeto, una grande mappa del mondo, i giochi di legno e una minicucina, un piccolo supermercato con la frutta fatta con l'uncinetto. Ci sono tanti tanti libri. La maestra non si chiama maestra ma accompagnante. Distribuisce baci e abbracci in modo equo, racconta la storia che i bimbi hanno deciso di ascoltare dopo pranzo. Parla con i genitori che vengono a prendere i bimbi e dice loro quello che hanno o non hanno mangiato.
I genitori sono là, quelli che possono, che vengono dopo il lavoro e vigilano senza fare i cani da guardia. Aiutano i piccoli con le forbici, i grandi stanno giocando a fare i Romani, domani verrà Maria della Scuola Waldarf a fare lezione di euritmia e mercoledì faremo capoeira. Esiste anche una piccola stanza delle mamme, che a dire il vero è la stanza dove chiacchierano le mamme che hanno i bimbi più piccoli, quelli di qualche mese, così che siano più tranquille se nella sala principale della scuola c'è troppo caos.
Per giovedì si sta pensando ad una escursione alla Città della Scienza, con pic nic al parco e tutti i bimbi indosseranno le magliette verdi per non perdersi.
Le scuole libere sono pericolose perché i bimbi crescono consapevoli del mondo.
Le scuole libere sono illegali in gran parte della Spagna, non sia mai che si formi una classe politica intelligente, fatta di persone che hanno delle buone rotelle nel cervello.
La scuola libera che abbiamo noi qua ad un chilometro si chiama con il soprannome del papi, perché prima di installarsi là, l'associazione di questi padri sovversivi si riuniva qua, due anni fa quando tutto iniziò.
Raul è l'unico tipo ancora vivo che conosco che ha  una scuola a lui intitolata.

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