Libertà di stampa dopo Windhoek

Oggi è una giornata molto importante per chi ama il giornalismo e vive di questa passione. Sono esattamente trascorsi vent'anni da quel 3 maggio 1991 in cui fu approvata la Dichiarazione di Windhoek, una carta destinata a delineare la libertà di stampa degli stati africani. Il ventennale del World Press Freedom Day ricorre in una stagione particolare per gli stati africani che stanno vivendo una nuova primavera con i diversi tentativi di emancipazione sociale messi in atto. Sebbene allora si pensò a questo riconoscimento senza inserire alcun riferimento ad internet, oggi più che mai quella dichiarazione è invece applicabile realmente ed internet diventa il baluardo indiscusso della libertà allora concessa. A distanza di vent'anni Windhoek è tanto attuale che proprio questa libertà è stata messa in discussione da quanti se ne sentono quotidianamente minacciati e non mi riferisco necessariamente all'Africa. Considerazioni di tal genere potrebbero essere fatte, con le dovute proporzioni anche per il nostro paese, dove la stampa è sempre più soggetta a vincoli e a pressioni che non dovrebbero essere tali. L'Africa del 1991 non era però certo un paese moderno e avanzato come il nostro, in cui il giornalismo è una vera e propria arte. Noi abbiamo giornali che dettano tempi e mode, che influenzano l'opinione pubblica, ma che purtroppo sono poco liberi nel senso che sono vincolati spesso alle decisioni degli editori di riferimento. Per fortuna c'è gente che si sottrae a queste logiche di potere che limitano la libertà e soprattutto abbiamo internet laddove è sempre più facile imbattersi in blog che fanno della libertà di informazione, di comunicazione il proprio credo. Il blogger risponde solo a se stesso per esempio e dunque tutto ciò che scrive lo fa talmente liberamente che solo lui può mettersi in dubbio! D'altra parte Windhoek proprio questo ci diceva: libertà come sinonimo di conquiste e di innovazione. Il giornalismo telematico è proprio questo: libertà e innovazione. Auguri a tutti quelli che hanno la penna libera di seguire il proprio istinto e il proprio cuore.