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libertà di stampa e parole in libertà

Creato il 22 febbraio 2016 da Bernardrieux @pierrebarilli1
libertà di stampa e parole in libertàSi, davvero è giunta oramai l'ora di sopprimere la libertà di stampa, almeno come termine ambiguo che è all'origine di una mistificazione che avvantaggia i ladri di verità.
Dico subito: il fatto che editori e giornalisti abbiano anch'essi il diritto di manifestare il loro pensiero, non li autorizza ad abusarne distorcendo, ritardando o falsando l'informazione, bene prezioso per tutta la collettività.
Il termine <<libertà di stampa>> dà luogo a un ulteriore equivoco, quello di concentrare l'attenzione sul mezzo dandogli credibilità  ignorando del tutto il contenuto,   anche perché il medium è il messaggio come affermava il sempre attuale McLuhan.
In un ordinamento democratico tutti godono del diritto di manifestare il proprio pensiero; ma la manifestazione del pensiero è altro dall'esercizio in forma imprenditoriale di una attività informativa realizzata per mezzo della stampa. Parlare di <<libertà di stampa>>significa soltanto consegnarla  a poche persone ed ai loro interessi dove l'unica pagina vera è quella dei necrologi.
Certo, queste poche righe cavalcano un paradosso,  però di questi giorni è triste constatare che, ad esempio sulla vicenda Bormioli-facchini, in termini informativi,  al peggio non c'è mai fine.
Termino con queste poche righe dedicandole ai dipendenti della Bormioli... e chi vuol capire capisca.

Quando vennero per gli ebrei e i neri, distolsi gli occhi
Quando vennero per gli scrittori e i pensatori e i radicali e i dimostranti, distolsi gli occhi
Quando vennero per gli omosessuali, per le minoranze, gli utopisti, i ballerini, distolsi gli occhi
E poi quando vennero per me mi voltai e mi guardai intorno, non era rimasto più nessuno...

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