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Libertà in rete: il G8 partorirà un internet eunuco?

Da Pinobruno

Timori e dubbi sul prossimo G8, a proposito delle libertà in rete, sono confermati dall’aspro dibattito in corso in Francia alla vigilia del vertice dei Potenti della Terra. Per preciso volere del presidente Nicholas Sarkozy, infatti, martedì a Parigi comincerà l’eG8, un dibattito “su internet e l’ecosistema digitale”. Si sprecano paroloni come libertà, Net Neutrality, democrazia in rete, sostegno alla cyber dissidenza nei paesi a regime autoritario, ma la sostanza sembra un’altra.

Libertà in rete: il G8 partorirà un internet eunuco?

Come rivela il magazine digitale Marianne 2, il presidente francese si sarebbe opposto tenacemente alla proposta dall’allora ministero degli esteri  Bernard Kouchner di mettere al centro della conferenza il tema della libertà di espressione su Internet… A Sarkozy preme soprattutto un accordo globale per regolamentare e controllare la rete.

Lo scoop di Marianne 2 è stato rilanciato da tutti i giornali. Le Monde scrive che Sarkozy non vuole “civilizzare” internet ma soltanto “colonizzarla”.

Aggiunge Le Figaro che la divergenza di strategia tra Sarkozy e Kouchner sarebbe alla base delle dimissioni del ministro degli esteri, il 13 novembre scorso.  “Un mese dopo – scrive Le Figaro – Mohamed Bouazizi si sarebbe dato fuoco a Sidi Bouzid, dando il via alla rivoluzione tunisina e alla rivoluzioni digitali”.

Libertà in rete: il G8 partorirà un internet eunuco?

“L’eG8 è una messa in scena, un inganno”, scrive Le Nouvel Observateur , che titola “Sarkozy è il bugiardo del web?”.

Così com’è,  la rete non piace ai potenti. Internet dovrebbe servire solo a fare business e non ad alimentare le rivoluzioni o i movimenti spontanei, come quello degli Indignados spagnoli.

L’eG8 partorirà un internet eunuco?


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