Magazine Diario personale

Liberta' va cercando

Da Marta Saponaro

post di Change.org.
Nel nostro pianeta da quasi 800 mila anni l'artico ha una  caratteristica: il ghiaccio. Poiché il nostro bisogno di petrolio non vede una soluzione gli stati odierni hanno deciso di recarsi nel Mar Glaciale Artico per effettuare trivellazioni. Ma tutto questo cosa causa?
Impiegando fonti di energia  fossile produciamo energia sporca ciò provoca lo scioglimento della calotta e se non ci si ferma in tempo potremmo assistere alla scomparsa totale del ghiaccio.
Gli effetti quali sarebbero?
In primis tutti gli animali che vivono in questo habitat, trichechi, orsi polari e pinguini ad esempio, non potrebbero sopravvivere.
Inoltre il ghiaccio in cima al pianeta riflette nello spazio molto calore contribuendo così al raffreddamento del nostro pianeta, stabilizzando il clima da cui dipendiamo, perciò proteggere il ghiaccio vuol dire proteggere la sopravvivenza dell'uomo stesso e di tutti gli esseri viventi.
Nel'Artico ci sono potenzialmente 90 miliardi di barili di petrolio e una volta scoperto le compagnie petrolifere non vogliono farsi sfuggire questa ulteriore possibilità di guadagno. Ma il gioco vale la candela?
Perché dobbiamo sempre guardare il contingente e mai impegnarci rivolgendo lo sguardo in un futuro più a lunga scadenza?
Una volta tanto potremmo guardare più in la del nostro naso e preoccuparci del globale.
Un famoso sociologo Durkheim, della metà dell'ottocento, diceva che all'evolversi della società cresce l'individualismo umano e ciò causa forti disagi sociali all'interno della comunità sociale e di conseguenza un degrado sempre maggiore.
Individualismo, profitto di pochi a discapito dei tanti non è evoluzione ma involuzione, dove arriveremo?
Qui di seguito propongo una campagna in favore al discorso precedentemente affrontato, per chi è interessato cliccate qui.classifica

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