
Le speranze ci sono ma permangono numerosi ostacoli: entro il prossimo 20 ottobre le fazioni in lotta per il controllo della Libia dovrebbero riuscire a firmare l’accordo di pace meticolosamente mediato dall’inviato Onu Bernardino Leon.
È quanto emerge dall’ultimo vertice sulla Libia svoltosi a New York a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu, dove la comunità internazionale ha esercitato forti pressioni sul Congresso di Tripoli e il Governo di Tobruk costringendoli a rimuovere gli ultimi ostacoli che frenano l’accordo per la creazione di un Governo di unità nazionale.
I colloqui riprenderanno oggi a Shikrat, in Marocco, e dovranno portare ad un risultato entro il 20 appunto, data in cui scade il mandato del parlamento di Tobruk, unica istituzione eletta con un regolare processo democratico e pertanto ultimo interlocutore legittimo per cercare di risolvere il pasticcio libico.
Tutti auspicano inoltre che l’accordo possa arrivare prima della fine del mandato dell’inviato Onu in Libia, Bernardino Leon la cui permanenza è garantita fino a novembre, e dell’inizio del lavoro del successore, il tedesco Martin Kobler.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
