14 settembre, Bengasi. “Per ragioni di sicurezza” il traffico aereo su Bengasi è stato sospeso, ufficialmente senza un motivo, ufficiosamente per paura della possibile presenza di missili terra-aria portatili.
Tentando di deviare l’ondata di odio verso il regista Hillary Clinton ha parlato del film definendolo “disgustoso e riprovevole”. Anche se siamo fautori della libertà di espressione non è stata un’idea geniale ospitare all’interno di un’ambasciata in uno stato islamico il film del regista che ha definito l’Islam “un cancro”.
Intanto la tensione sale, tra Obama che avverte l’Egitto, manda navi da guerra e annunci di nuove proteste anti-USA.
Vittorio Nigrelli