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Librerie del cuore: Libri e Bar Pallotta a Ponte Milvio

Creato il 14 gennaio 2016 da Frailibri

pallotta
Tutto. Avrei comprato tutto. Mi sono limitata, a fatica, a sei libri. E dopo aver conosciuto la Libraia sarei tornata indietro a comprare ancora e ancora (e tornerò).
Cos’è che ti fa sentire sicura (che farai le scelte giuste), protetta (dai libri sòla), a casa in una libreria? Me lo sono chiesto stamattina, mentre aspettavo un’amica da Libri e Bar Pallotta, a Ponte Milvio (Roma); ho cercato quindi di decifrare una sensazione che ho in pochi posti, e che quando mi capita è bellissima, mi attiva i recettori dello shopping librario compulsivo e le endorfine.

La selezione dei libri in evidenza

Fondamentale trovare una selezione che non necessariamente trovi esatto riscontro nei tuoi gusti; una selezione che proponga autori, case editrici, inviti alla scoperta e renda piacevoli e proficui, anche con una sistemazione coerente e chiara dei libri, l’acquisto o semplicemente la sosta. E devo dire che Carmelo Calì e Carla Campus lavorano benissimo in questo senso. In evidenza all’ingresso, proprio di fronte al bancone del bar, libri di case editrici indipendenti, nuove e storiche (NEO. NN, Marcos y Marcos, SUR, Minimum fax e tante altre) insieme a libri di case editrici dalle spalle larghe scelti non per il nome ma per la qualità.

L’ambiente accogliente e avvolgente
La sala oltre il bancone invita a passeggiare fra gli scaffali, fermarsi a sedere sulle poltroncine o sulle sedie, bere un tè, mangiare un panino e guardarsi attorno, lasciarsi chiamare dai libri esposti e divisi per genere e casa editrice. Ottima selezione di graphic novel (Carla se ne è appassionata da poco, ma è diventata “bulimica” di storie illustrate e fumetti), tanti libri per bambini posizionati all’altezza giusta (cosa non poi così scontata), libri di cucina, esoterismo, filosofia, di facile accesso e chiara individuazione. E banchi con una scelta di titoli che racconta dei librai, delle loro relazioni con il pubblico, con la lettura, con gli editori e la rende ancora più viva.

I librai attivi
Librai che cercano, per quanto possibile, di leggere tutto, parlano e programmano come promuovere le case editrici o i singoli romanzi che meritano di essere letti, accolgono il lettore senza “ubriacarlo”, ma invitandolo a sorseggiare e, se è il caso, a bere con iniziative piccole e originali (il libro al buio, per esempio: un libro di cui si conosce solo il prezzo, impacchettato e pronto per essere scelto e letto… “a pacco chiuso”) o eventi importanti (L’IBRIda cena, cene con autori, editori e uno chef che studia un menu a tema; Libri a Mollo, rassegna di incontri estiva – e non solo – con autori che dialogano – finalmente – con il pubblico).

Libraio-lettore: 1-1
Il libraio esce dal bancone, si libera del punto informazioni e parla con il lettore, gli racconta non solo trame, prezzi e ISBN, ma emozioni legate ai libri, alla libreria, gli consiglia libri che ama, o libri che il lettore potrebbe (conoscendolo un po’) amare. Lo accoglie, a braccia e cuore aperto, come ha fatto Carla Campus, persona eccezionale di cui avevo tanto sentito parlare e che per me è stato un onore e un piacere conoscere.
All’appello manca il mitico Carmelo Calì, che seguo e di cui ho tanto sentito parlare e che spero di incontrare presto, anima della libreria insieme con Carla. Perché, parliamoci chiaro, la libreria è il libraio (o sono i librai, come in questo caso), quando è una libreria di qualità.
Può essere ospitata nel posto più fico e chic della città, avere i pavimenti in vetro con sotto gli scavi, ma se non ha un’anima è solo una serpentina di scaffali e nulla più.

E non dite che le grandi librerie fanno tessere e sconti e le piccole no. Da Libri e Bar Pallotta, ogni 150 euro di spesa avrete un buono di 15 euro ed è possibile acquistare buoni regalo di qualunque valore.
Non sarà il “fuori tutto” da cartellone, ma… volete mettere a scegliere come spendere buoni e regali accompagnati e accolti, magari bevendo una birretta?

Questa la pagina Facebook della Libreria.



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