Basta con i super-stipendi garantiti, bisogna premiare le “prestazioni”: è lo slogan di una riforma della pubblica amministrazione annunciata dal governo del Gabon con l’obiettivo di migliorare i servizi ai cittadini.
Oggi dirigenti delle dogane o del comparto petrolifero, il settore chiave dell’economia nazionale, arrivano a guadagnare l’equivalente di 150.000 euro al mese.
Una somma insostenibile in un paese dove, stando ai dati ufficiali, il 30% delle famiglie vive con meno di 121 euro al mese.
La riforma prevede l’abolizione dei “fondi comuni” voluti nel 1974 dall’allora presidente Omar Bongo e la loro sostituzione con “premi di incitamento alla performance”.
Li ha introdotti Ali Bongo Ondimba, rampollo della dinastia e non certo stinco di santo, che ha in mano le sorti del Gabon odierno.
Un adagio popolare da noi ci ricorda che certi percorsi sono quasi sempre lastricati di “buone intenzioni”.
Ci si augura che stavolta, con un pizzico di ottimismo, questa possa essere la strada giusta per apportare equilibrio e cancellare eterne macroscopiche ingiustizie.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)