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Libreville(Gabon)/ "New York Forum Africa" / Qui si fa la "festa"

Creato il 09 giugno 2012 da Marianna06

Nyfa

 

Si è aperto ieri e si concluderà domani ,domenica 10  giugno, l’evento politico- economico gabonese  riguardante il continente africano e le sue potenzialità in fieri anche in relazione al resto del contesto mondo, che parrebbe essere bisognoso di urgente e forte supporto, data la precarietà diffusa dei tempi.

Esso è stato voluto dal presidente Alì Bongo, noto esterofilo e  abituato a vivere sopra le righe quanto a lusso e a comfort, e dalla società statunitense”Richard Attias& Associates”.

A quanto recitano i comunicati ufficiali diramati è notorio che le circa 800 personalità invitate (sono presenti almeno 50 Paesi africani quali Marocco-  Costa d’Avorio –Benin –Ghana –Kenya –Etiopia –Tanzania - Zimbambwe..etc.) nel corso delle relazioni e nei successivi dibattiti allargati affronteranno essenzialmente  il tema dello sviluppo in Africa, con un occhio tuttavia rivolto al resto del mondo e a quelli che potrebbero essere  gli  eventuali e possibili affari realizzabili anche fuori del continente.

Senza troppi giri di parole,anche se è vero che da soli si fa sempre poco o nulla, perché qualunque forma di autarchia non paga mai, il rischio grosso è quello di svendere, anche questa volta, l’Africa al migliore offerente (Richard Attias & Associates e simili) come è già avvenuto migliaia di volte nel corso delle diverse colonizzazioni,che la storia dell’Africa ricordi  e ci ricordi.

Sappiamo tutti della crisi economico-finanziaria a livello mondiale,USA inclusi, una nazione non più trainante, e sappiamo inoltre che la  crescita demografica incontrollata sul pianeta non garantisce, in una prospettiva abbastanza ravvicinata, cibo a sufficienza per tutti.

E, ancora, nessuno di noi ignora affatto che l’Africa nel suo insieme è quella cassaforte di materie prime impareggiabile,cui necessariamente e a livello planetario,è quasi obbligo ricorrere per le industrie.

Questo, comunque, non autorizza chi ha potere e governa in Africa a svendere con grande disinvoltura la propria terra ancora una volta( per chi segue l’attualità politica africana è cosa già accaduta e che continua ad accadere ogni giorno) e con essa la propria gente,ridotta a servitù della gleba.

Infatti, a Libreville, la società civile ha contestato molto vivacemente e ripetutamente il forum anche perché, come è norma per i capi di Stato africani, non c’è stata nessuna consultazione previa e/o forma di coinvolgimento della popolazione.

Semmai la polizia gabonese ha proceduto, piuttosto, a tutta una serie di arresti di quelli che si definivano gli “indignatos”, tra cui anche il noto attivista per la difesa dell’ambiente e dei diritti umani Marc Ona,uomo che per altro trascorre la sua vita in sedia a rotelle.

Solo a sentire il funzionario della Banca Mondiale, che dice che l’Africa può divenire parte della soluzione all’interno della morosità generale in cui è caduto il mondo, la pelle si accappona.

E le mielose e suadenti parole dell’uomo di affari Attias, consueta operazione di lecchinaggio in questo genere di circostanze, rivolte ovviamente ai rappresentanti dei diversi stati africani, non fanno altro che accrescere il brivido.

Africa,apri gli occhi. Pensaci. Pensaci bene prima di prendere decisioni e apporre firme.

Rifletti sopratutto sul sudore e gli stenti della tua gente  che, ancora oggi, è in cerca di giustizia e non la trova.

 

   Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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