Un momento dell'incontro a cui ho partecipato
Un libro non va bene in assoluto per il solo fatto di essere un libro.E non è sempre bello per il solo fatto di essere un libro.
Così come non è sempre educativo per il solo fatto di essere un libro.
Ne sono sempre stata convinta, soprattutto per quel che riguarda le letture da proporre ai più piccoli. Ne ho avuto prova in occasione di un corso di formazione tenuto da referenti del progetto Nati per leggere che si occupano, in particolare, del progetto nella mia regione, le Marche.
Conoscevo già il progetto, al quale ho aderito tempo fa come genitore e del quale condivido gli obiettivi. Nati per leggere promuove la lettura ad alta voce in famiglia. Si indirizza alle famiglie ma coinvolge una serie di attori che vanno dai bibliotecari ai pediatri passando per tutti quegli operatori che hanno a che fare con i bambini.
Ho appreso con piacere che è operativo un coordinamento regionale anche nelle Marche e mi auguro che si possa creare una rete più capillare di quanto non lo sia ora, sensibilizzando le istituzioni affinchè diventino partners privilegiati - e convinti - di un progetto di questo tipo.La lettura, nell'ambito del progetto Nati per leggere, viene vista come promozione della salute e del benessere fisico, psichico e sociale del bambino. Viene considerata, inoltre, come uno strumento privilegiato di miglioramento relazionale tra genitori e figli. Interessante, a questo proposito, l'intervento della pediatra Laura Olimpi che ha affrontato molteplici aspetti riguardanti la crescita e lo sviluppo dei bambini inteso a 360°. Da non sottovalutare, inoltre, il legame e la complicità che vengono a crearsi tra genitori e figli già in tenerissima età quando a consolidare il "legame di sangue" c'è anche l'esperienza che passa per le pagine di un libro.
Nel corso dell'incontro ho avuto molte conferme di ciò che ho sempre cercato di fare mio ed attuare in famiglia, con i miei bambini.
Ho trovato molto interessante ed utile per le mamme ed i papà l'intervento della responsabile regionale del progetto, Valeria Patregnani, circa la tipologia di letture da proporre ai bambini a seconda della loro età. Spesso i genitori sono spiazzati quando si trovano in libreria e vogliono comprare un libro per il proprio bimbo così come lo sono coloro che vedono balenare per la loro mente l'idea (ma ce n'è di gente così? Io mi auguro che ce ne sia sempre di più) di comprare un libri in dono ad un nipotino piuttosto che un mostro o un videogioco! Ecco, dunque, che il vademecum illustrato passando in rassegna le varie età dei bambini mi è sembrato molto molto utile.
Mi piacerebbe condividere ciò che ho imparato o ciò di cui ho avuto conferma.
0-6 mesi La mamma (o il papà... parlo di mamme ma è sottinteso che il discorso va declinato anche al maschile) può cantare, parlare e raccontare storie al bambino. Anche la voce della mamma, a prescindere da ciò che dice o che narra, aiuta il bimbo a crescere.
6 - 12 mesi
12/24 mesiA questa età il bambino inizia a maneggiare il libro in modo corretto e gli è familiare. Riconosce le immagini riuscendo ad indicarle ogni volta che le sente nominare e cerca di ripetere le parole (a modo suo, ovviamente).
24/36 mesi Una storia al giorno, tutti i giorni, per creare dipendenza!Questo slogan mi è piaciuto molto e mi ci rivedo molto visto che con i miei bimbi sono riuscita ad arrivare ad una lettura al giorno senza che per loro sia un sacrificio ma un piacere. Sono loro che mi chiedono di leggere una storia e lo facciamo ogni giorno. Moltiplicato per due visto che i bimbi sono due ed ognuno vuole la sua storia.
Quali libri proporre? Storie che iniziano a presentare degli elementi emotivi, illustrazioni con più particolari, storie che parlano di quotidianià.
3/4 anni Abbraccia teneramente il tuo bambino con le parole di un libro.Anche in questo caso ho trovato la frase introduttiva usata per parlare di questa fascia d'età come un simbolo della tenerezza che si trova dietro alla lettura di un libro ai bambini. La lettura di un libro come un gesto d'amore. Non certo come un compito ingrato o come qualche cosa che ci si sente costretti a fare ma senza aver alcun trasporto.
Quali libri proporre?Albi illustrati, libri che iniziano a richiedere una serie di competenze, storie più strutturate visto che i tempi di attenzione diventano più lunghi ed anche le esigenze dei bambini cambiano.
4/5 anni A questa età un libro tira l'altro e di storia in storia i bambini crescono.
In questo momento, mentre sto scrivendo, i miei bimbi sono in salotto intenti a raccontarsi storie. Li sento ridere, scherzare, alternare momenti di silenzio a momenti più "coloriti". E' davvero bello. E confermo: leggere a voce alta, in famiglia, fin da piccoli... fa bene!
Spero di aver fatto cosa utile rendendovi partecipi di una piccola parte delle tante - utili - cose che sono state dette durante l'incontro con gli operatori di Nati per leggere. Segnalo anche che Nati per leggere ha stampato un catalogo - mi pare di aver capito che a breve ne sarà stampato un altro -in cui vengono suggeriti libri adatti alle varie fasce d'età, suddivisi in modo molto chiaro. I suggerimenti tengono conto di alcune caratteristiche di fondo che un libro deve avere per essere un buon libro: * libri sicuri, certificati CE, che rispettino le normative Europee* libri che abbiano la forma di libro (una definizione che mi è molto piaciuta)* libri maneggevoli ed affidabili* libri che possano anche essere puliti.
Spero anche di non aver detto troppo, di non aver annoiato... Ho voluto rendervi partecipi per rimarcare come incontri di questo tipo siano imporanti anche per le mamme che non stanno con i bambini per professione (come gli insegnanti) ma per crescere con loro, tra le mura di casa.
Ps. al termine dell'incontro abbiamo anche affrontato l'aspetto "tecnico" della lettura ai bambini... magari ne parliamo un'altra volta, se la cosa può interessare...