Ci sarà stato il consueto libro gigante a sfidare gli scarabei di Renzo Piano al Parco della Musica di Roma per la sesta edizione di Libri come? La festa del libro e della lettura, ormai diventata un punto di riferimento per chi i libri non solo li scrive, ma soprattutto (e per fortuna) li legge, dedica l’edizione 2015 (dal 12 al 15 marzo) alla scuola. D’altronde uno dei punti di forza di questa manifestazione è sempre stato quello di diventare strumento di avvicinamento alla lettura, ancor più che alla letteratura, dimostrando cosa accomuni gli scrittori di ogni parte del mondo e di qualsiasi estrazione sociale e culturale: leggere, leggere, leggere. Che vi piaccia farlo distesi in religioso silenzio, con un gatto che vi fa le fusa sulla pancia o “cuffiettati” in mezzo al più straripante dei mezzi pubblici, che usiate la profumata carta o il leggerissimo e contenitivo e-reader, ciò che conta è la passione per il mondo altro in cui la lettura ci trasporta nello spazio di una riga.
Molti gli appuntamenti da gustare, a cominciare dal doppio incontro dedicato a Umberto Eco (che giovedì ha aperto ai lettori lo scrigno delle sue memorie parlando dei suoi maestri e venerdì ha tenuto una lezione di filosofia con Roberto Cotroneo e Riccardo Fedriga). A seguire l’intervento di Gianrico Carofiglio Come non diventare scrittori, che ha raccontato ai lettori cosa evitare a tutti i costi mentre si tenta di scrivere il romanzo che ci renderà scrittori (sogno condiviso dalla maggioranza degli italiani a giudicare dalla mole di romanzi inediti e tristemente editi che stagnano nei nostri cassetti), senza dimenticare le lezioni di storia dell’arte di Melania Mazzucco, quelle di poesia di Walter Siti, per giungere alla performance di Alessandro Baricco, che già in passato ha partecipato a Libri come, disseminando, va detto, un genuino entusiasmo per la lettura fra i suoi assiepatissimi spettatori.
Ma a Libri come quest’anno è arrivata anche Zadie Smith, autrice del caso editoriale Denti bianchi che nel 2000 uscì in UK quando l’autrice aveva solo ventiquattro anni, attirando immediatamente l’interesse di critica e pubblico e facendola entrare nella lista dei migliori scrittori in lingua inglese under 40 stilata dalla rivista The New Yorker. Zadie Smith ha una grande abilità nel raccontare la sua scrittura, ne ha dato prova nei numerosi articoli apparsi sulle riviste letterarie americane dell’ultimo decennio, nonché nelle trascrizioni di alcune sue lezioni nelle università inglesi e americane. Un’ottima insegnante di lettura quindi per la sesta edizione di Libri come, festival del libro e della lettura.Link alla news su Sul Romanzo.