Inizio il 2016 con una notizia sulla scrittura: pare che ci sia gara per dimostrare sempre più il declino della cultura, l’allontanamento dalla bellezza e dalla ricchezza.
Centauria, casa editrice che fa parte del gruppo Rcs, ha deciso di rendere leggibili da chiunque i grandi classici, distillandone, sì distillandone (cosa significhi poi di un libro lo sanno solo loro) le pagine mantenendo inalterato il senso. Ovvero, Stieg Larsson “Uomini che odiano le donne” passa da 688 pagine a 240 e Margaret Mazzantini “Venuto al mondo” da 540 pagine a 200.
Questa operazione commerciale dovrebbe, a dire della casa editrice, svegliare i pigri di lettura, invogliandoli a leggere i classici ( ma i primi due titoli proposti sono classici?) nella versione ridotta.
Ora, il fatto stesso che uno sia pigro di lettura dovrebbe essere indice che se non legge 688 pagine meno che mai ne leggerà 240: chi non legge, non legge, punto. Ma nella benaugurata ipotesi del suo rinsavimento, meglio è che legga TUTTO il libro, con le sue sfumature, la ricchezza dei vocaboli, la narrazione completa e non un taglio e una sforbiciata violenta e dissacrante.
Con quale criterio avranno distillato? Lo avrà fatto lo stesso autore? Perché se no ditemi i nomi altisonanti di letterati che abitano questa casa editrice così abili da distillare un libro rendendolo appetibile e leggibile!
Dicono dalla casa editrice Centuaria che i distillati “vanno al cuore del romanzo”, “best seller da leggere nel tempo di un film”; come dico sempre va bene tutto, c’è posto per tutti, avanti, ma nel campo dell’editoria si sta assistendo ad un impoverimento di contenuti, -tutti sanno fare gli scrittori, tutti i critici, tutti gli editori-.
Siamo nell’epoca della sintesi, del tutto subito, dello “spoiler, della fretta, dell’usa e getta. Tutto deve essere bruciato subito, consumato, mangiato, divorato senza assaporarne i piccoli tocchi. Se è così che si deve vivere, che si viva.
Lasciateci almeno i libri e la loro lentezza. Lasciate a noi lettori decidere se vogliamo leggere o no un certo scrittore, scoprendo dettagli e sfumature. Io, di qualcuno che mi distilli un libro non ne ho proprio bisogno.
Un libro è come un notte d’amore, da assaporare centimetro per centimetro sulla pelle. Lentamente, in profondità. Fino all’essenza.
Chiara
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Il sito della casa editrice Centauria http://www.centauria.it/Fatevi un giro nel web e troverete i commenti dei lettori.