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Libri: “Il profumo delle tele di ragno”, di Costanza Lindi

Creato il 07 febbraio 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Lindi 1di Costanza Bondi

IL PROFUMO DELLE TELE DI RAGNO è l’opera poetica di Costanza Lindi che fila e sfila al lettore, come all’autrice stessa piace raccontare, i segreti più comuni, ma anche i più spaventosi. Per poi, come una moderna Penelope, arrotolarli e quindi disfarli, e ancora rifilarli e affilarli e, infine, affinarli: in tutto il profumo, a volte dolce, altre amaro, che dagli stessi si dischiude, di fronte a chi si accinge ad assaporare tale opera poetica.

La scelta del “senza titolo” – perciò poesie che iniziano e basta, schiaffandoci d’emblée il testo nudo e crudo – è come un “cogliere” l’infinità del messaggio che l’autrice vuol

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concedere al lettore. Il quale, proprio in tal modo, diventa protagonista di questa scrittura al contempo così giovane e perforante sognando le nuvole più lontane / che non vedo e non conosco, fragile e accattivante la fugacità di un momento / lo rende cicatrice più bella, come appunto una magnifica tela di ragno, dalla quale si dipanano emozioni sempre soggettive, sensazioni ancor più personali.

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Ed ecco che la scrittura di Costanza si fa costantemente (mi sia concessa la ridondanza) lineare, pur nel groviglio di ogni filo che va a comporre tale sistematica tela semantica, nella quale è dato prediligere, per poi sfilare, ogni aspetto che la nostra AracneAutrice ci ha sapientemente voluto offrire.

Notevole il pendant tra liriche e immagini, per cui ogni poesia dal profumo delle tele di ragno, al di là delle parole, ci restituisce gli scatti fotografici in tema, dall’autrice stessa ritratti.



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