Il ruggito del Grillo. Cronaca semiseria del comico tribuno, di Caracci Roberto, Moretti Vitali Editore.
La trama. Chi è davvero Beppe Grillo? Un giullare, un predicatore, l’ultimo demagogo dell’antipolitica? Questo libro offre un’illuminante ricostruzione delle origini della carriera del comico più amato e odiato negli ultimi trent’anni, esiliato dalla televisione italiana e poi sceso in campo con la forza di uno tsunami. Grillo è il signore del paradosso. A partire dal suo ruolo bifronte di comico-tribuno, i paradossi, le contraddizioni, i nodi sciolti e non sciolti della sua personalità sono tanti. Accusato di ogni genere di colpa, dalla demagogia al populismo, dal qualunquismo allo sfascismo, la guerra con l’informazione ufficiale, da entrambe le parti, è stata aspra e senza risparmio di colpi. Ma l’ostracismo delle televisioni e dei giornali hanno davvero lasciato capire chi fosse Grillo e cosa volesse e vuole ancore dire? Che cosa ne sarebbe stato del comico genovese senza la rivoluzione del web e l’incontro con Casaleggio? Questo libro fa un po’ di chiarezza e tenta di offrire più risposte, senza pregiudizi né empatie, senza liquidazioni né ovazioni. Mostrando, ad esempio, come le idee e le battaglie di Grillo siano troppo spesso state eclissate sotto i fasci di una luce violenta che, del Savonarola di Genova, avrebbe messo in risalto solo i modi, le forme, la mimica selvaggia.
Giudizio. Il libro ripercorre l’intera carriera del noto comico, dal 1977 ai giorni nostri, sforzandosi nelle sue pagine di essere neutro e oggettivo. L’autore snocciola ottime capacità di mantenere le distanze dal protagonista, nonostante traspaia una netta simpatia nei confronti dello stesso Grillo che però non arriva a inquinare la narrazione storica. I fatti sono ben documentati ed espressi. La scrittura è scorrevole e la lettura che ne segue rapida e senza pause di sorta. In sintesi, il libro risulta ben strutturato e congeniato. Decisamente curioso per il modo di approcciare la tematiche contenute. Consigliato.
MaLo