romanzo di un cinghiale con un piede in bocca
Anche un ispettore della Forestale può occuparsi di delitti, quando il crimine invade i suoi territori incontaminati…
La scena è sempre la stessa, l’Appennino tra Emilia e Toscana. Un vecchio cacciatore, Adùmas (per suo padre che amò molto il romanzo I tre moschettieri di un certo A. Dumas, un punto in più o in meno non faceva molta differenza), bracconiere e fornitore dei ristoratori del luogo, sta facendo la posta a un cinghiale. Ma quello che vede gli congela il dito sul grilletto: la bestia che passa di corsa tiene in bocca un piede umano…
Adùmas è sobrio, ma i paesani, che sanno quanto gli piaccia alzare il gomito ogni tanto, non gli credono.
Non così il giovane Marco, ispettore della Forestale, che per la sua passione per gli animali e la vita nei boschi è soprannominato Poiana. Sembra che in paese nessuno manchi all’appello, ma tra i maggiorenti del luogo, un impresario edile, un ex sindaco che ora possiede un’agenzia immobiliare e un maresciallo dei carabinieri che non brilla per intelligenza, ci sono relazioni e affari poco chiari. Così come sospetto è l’incendio che divampa qualche giorno dopo: un disastro che sembra provocato ad arte per cancellare qualcosa…
Ascanio Celestini – Vita breve di un sasso che precipita, Einaudi
Con queste storie surreali, fantasie apocalittiche, appassionate parabole e distopie futuribili Ascanio Celestini raggruppa e sottolinea i mali e le storture del mondo che ci circonda. C’è il piccolo paese in cui i filosofi iniziano uno sciopero che ai più potrebbe sembrare inessenziale, non fosse che la società inizia a paralizzarsi quando cominciano a mancare alcuni concetti fondamentali. C’è chi cammina in fila indiana ed è contento di considerarsi solo un numero progressivo della fila e non può sopportare che gli si affianchi un tale, di certo un sovversivo, che sostiene di non essere un numero ma semplicemente Mario. C’è la multinazionale del chiodo che pur di conquistare
sempre più quote di mercato si sviluppa come un tumore che tutto fagocita fino a disegnare il mondo (fede compresa) a sua immagine e somiglianza. Sottratta al monologare fluviale degli altri suoi libri, la prosa di Celestini si fa qui quintessenziale, e i racconti scavano nel cuore minerale della sua arte affabulatrice. Grazie al guizzo dell’intelligenza, la poesia della scrittura, e all’impegno civile di una fantasia sempre ribelle in questi racconti si ride molto, ma amaramente.
Stefano Benni , Le Beatrici, Feltrinelli
Stefano Benni ha scritto alcuni monologhi dedicati a giovani attrici. Voleva offrire un’occasione e al contempo crearla, l’occasione – quella di un continuum di irose contumelie, invettive, spasmi amorosi, bamboleggiamenti, sproloqui, vaneggiamenti sessuali, pomposo sentenziare, ammiccanti confidenze, sussurri sognanti, impettite deliberazioni. Tutto il repertorio della donna come se la immagina Stefano Benni. Ne consegue uno “spartito” di voci, un’opera unica, fra teatro e racconto. Una folgorazione. Dante che incontra Beatrice e Beatrice gli si moltiplica davanti come una meravigliosa, fascinosa creatura a sette teste. A far da cuscino tra un monologo e l’altro, sei poesie dedicate all’amore.
Irène Némirovsky – Il vino della solitudine, Adelphi
Esce per Adelphi a gennaio il primo romanzo tradotto in italiano di una delle più forti personalità della letteratura moderna. Il vino della solitudine è un romanzo forte e terribile, torbido e allucinante, travolgente e appassionante: uno dei più avvincenti romanzi d’ amore che siano mai usciti da penna femminile. Pubblicato in Italia nel 1947, Il vino della solitudine torna in libreria. Un’occasione unica per conoscere anche questo capolavoro di Irène Némirovsky.
Carlo Lucarelli, Il sogno di volare, Einaudi
La poliziotta Grazia Negro è diventata madre. Ragazza madre. È più sola di prima. Intorno a lei tutto è cambiato. A cominciare da Bologna. Che non è più la stessa di dieci anni fa. Per le strade, sui cantieri, facce di tutti i colori. Le organizzazioni criminali infiltrate ovunque. Nuove solitudini, nuovi crimini. Alcuni molto strani, che fanno più paura. Perché è arrivato un killer nuovo. Pieno di una rabbia senza nome. E Grazia Negro non capisce. Perché, certe volte, sarebbe tentata di dargli ragione. Come altre storie con Grazia Negro, anche questo nuovo romanzo di Lucarelli segue un filo musicale: Il sogno di volare di Anfrea Buffa, canzone-culto che racconta di extracomunitari e di morti sul lavoro. Qualcosa agisce nel killer quando la ascolta. Una rabbia estrema e lucida lo porta, inconsapevole, a una vendetta cieca contro tutti quelli che lui ritiene responsabili.
Orhan Pamuk, Il signor Cevdet e i suoi figli, Einaudi
Il romanzo d’esordio di Pamuk, Premio Nobel per la Letteratura 2006, esce per Einaudi. Cevdet è un bottegaio di Istanbul in un’epoca in cui essere musulmano e commerciante è considerato disonorevole. Ma a Cevdet non importa essere l’unico commerciante musulmano di Istanbul ed essere trattato con sufficienza e malcelato disprezzo da tutti: vuole solo sbarcare il lunario,n mettere a punto i preparativi del suo matrimonio con la figlia del pascià, e dedicarsi al fratello moribondo, un giovane turco convinto che se il Paese non fosse cambiato sarebbe sprofondato sotto il peso delle sue stesse ingiustizie. Cevdet invece è un uomo semplice e timido, piú interessato “a coltivare il suo orto” che a interessarsi di politica. Ma per quanto tu ti possa nascondere, la storia riuscirà sempre a trovarti: soprattutto se è la storia tumultuosa della Turchia. Cevdet è un lavoratore instancabile e gli affari vanno a gonfie vele, tanto che decide di comprare una villa per la famiglia: è l’inizio di una sontuosa saga familiare che abbraccia quasi un secolo di storia e tre generazioni. Nell’ascesa e nel declino della dinastia di Cevdet si legge la storia della Turchia, il passaggio dall’Impero ottomano alla Repubblica kemalista, la modernizzazione, la ricerca di un’identità sospesa tra Oriente e Occidente. Ma prima ancora è la storia intima, domestica, di una famiglia e di una casa, il ricordo dell’atmosfera struggente che si respirarava all’interno di quelle stanze nelle domeniche pomeriggio passate ad ascoltare la radio.
Ivo Andric, La donna sulla pietra, Zandonai
James Ballard, Tutti i racconti 1956 1962, Fanucci
Cortázar Julio,Diario di Andrés Fava,Voland
Durrell Gerald,L’isola degli animali,Neri Pozza
Lapierre Dominique,India mon amour,Il Saggiatore
Martin Cruz Smith, Mosca Express, Mondadori
Manguel Alberto; Guadalupi Gianni,Dizionario dei luoghi fantastici,Archinto
McCall Smith Alexander,L’ora del tè,Guanda
Nothomb Amélie,Una forma di vita,Voland
Oates Joyce C.,Uccello del paradiso,Mondadori
Philip Roth, Nemesi, Einaudi
Sinoué Gilbert,Armenia,Neri Pozza
Walters Minette,L’ombra del camaleonte,Longanesi
Alessandro Barbero, L’ombra di Venezia, Mondadori
Francesco Guccini – Loriano Macchiavelli, Poiana e la malastagione, Mondadori
Giuseppe Culicchia, Ameni inganni, Mondadori
Alba De Cespedes, Romanzi, Meridiani Mondadori
Claudia Salvatori, Eliogabalo, Mondadori