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Libri in stile Star Trek

Creato il 25 agosto 2012 da Weirde

Oggi voglio parlarvi di due romanzi fantascientifici. Questo è un genere che al momento, o possiamo pure dire sempre, in Italia non ha goduto di gran fama o gran successo. Non chiedetemi perché, perché sinceramente non lo capisco, ma questa è la realtà.

Io personalmente apprezzo molto in genere, nelle sue sfumature più fantasy o più femminili, e negli ultimi tempi in particolare ho cercato dei titoli che potessero ricordarmi le atmosfere del telefilm Star Trek di cui io sono fan. Avevo voglia di spazio e space opera.

Ho trovato così curiosando in internet due titoli che sembravano fare al caso mio, di due autrici non famosissime, ma con un loro seguito ed entrambe sono state così gentili e disponibili da darmi una copia dei loro libri per farne la recensione.

Il primo libro è:

Dremiks

Titolo: Dremiks

Autore: Cassandra Davis

Inedito in italiano

Tra i due libri in questione questo è certamente il più simile come trama e ambientazione a Star Trek. Infatti è molto corale con tanti punti di vista, peccato che per il mio gusto, siano troppi, ma questo è solo gusto personale e non un demerito del libro, a molti tanti punti di vista piacciono.

Trama: L’umanità ha quasi distrutto a forza di guerre la Terra, ma ora ha la speranza di poter colonizzare altri pianeti grazie ai Dremiks, una razza aliena approdata sul nostro pianeta, poiché il loro era diventato incompatibile con la loro fisiologia. Pacifici, hanno deciso di donare agli umani la tecnologia per il volo spaziale in cambio di un favore, cioè che li aiutino a rimodificare in parte l’ecologia del loro pianeta madre per potervi così tornare, naturalmente gli umani potranno a loro volta colonizzare una piccola porzione del pianeta.

L’accordo sembra vantaggioso e gli umani accettano, quando la prima astronave è finalmente pronta, un equipaggio misto di piloti, scienziati, politici, militari, coloni e un ambasciatore dremiks naturalmente. La convivenza tra tutte queste persone è come potete immaginare problematica, ma ciò che diventa sempre più chiaro man mano che l’astronave si avvicina alla sua meta, è che i Dremiks non sono stati del tutto sinceri con gli umani (o meglio con tutti gli umani) e hanno fini reconditi per volerli sul loro pianeta.

La mia opinione: romanzo come già detto corale, vediamo la storia attraverso gli occhi del capitano, un uomo onesto e tutto d’un pezzo se pure un poco chiuso, l’ufficiale pilota, una donna fiera che vive all’ombra del padre ammiraglio, il medico il bordo una donna vivace ed indipendente, l scienziato di bordo, maturo e cinico ma sempre sorridente e uno dei pochi a non fidarsi fin da subito dei dremiks, il fratello politicante del captano avido ed arrivista e a sua odiosa moglie, l’ambasciatore di Dremiks e alcuni altri…..

Il fatto di coinvolgere tutti questi punti di vista per me toglie un pochino il piacere di immedesimarmi con uno dei personaggi, e perdo un poco l’intensità dei loro sentimenti e della loro psicologia. Non dico che i personaggi fossero piatti, tutt’altro, anzi ognuno ha delle caratteristiche che lo contraddistinguono bene e tratti interessanti, ma, dato tutto questo cambio di punti di visti non c’è il tempo per un approfondimento psicologico di due o tre di loro, certo è logico che conosciamo meglio tre o quattro di loro, ma non a fondo ed è un peccato. Forse ha togliere questo approfondimento non sono tanto i molteplici punti di vista, ma anche i capitoli molto brevi….non so, da una parte mi sembra ingiusto criticare questi tratti del romanzo in quanto è ciò che lo rende tanto simile a Star Trek in fondo. Anche lì seguiamo diversi personaggi, e il resto dell’equipaggio mica viene approfondito, però….trovavo il telefilm già più centrico in un unico personaggio, il capitano o uno degli altri ufficiali è sempre il fulcro della puntata….forse dando più spazio anche nel libro al capitano….che in fondo ha spazio…ma a mio avviso non abbastanza….non so, mi è mancato un po’ di pathos, più emozioni in tutto il libro. Invece la trama è impeccabile e sorprendente a tratti, su quella nulla da ridire, io per esempio non avevo neppure intuito le vere intenzioni dei Dremiks, più machiavelliche di ciò che uno penserebbe, ma molto stile Star trek, che più volte si trova in mezzo a dispute territoriali tra razze aliene…. E non aggiungo altro per non rivelarvi alcuna sorpresa

In conclusione do comunque più della sufficienza a questo libro, un bel sette, per trama e forma, veramente uno stile di fantascienza diverso dai soliti canoni ed appunto più vicino a Star trek. Solo avrei voluto un po’ più di sentimenti nei personaggi, o meglio, perché non è che non li abbiano, che fossero affrontati con più ampio respiro. Magari un punto di vista in meno, ma più psicologia su due o tre di loro.

Il secondo romanzo che ho letto è:

The Empire

Titolo: THE EMPIRE

Autore: Elizabeth Lang

Inedito in italiano

Trama: Un terribile attacco perpretato da una razza aliena priva di ogni scrupolo e violenta ha cambiato per sempre le dinamiche politiche dello spazio. Per difendersi dai loro attacchi e dalle stragi conseguenti gli umani crearono L’impero, e alte razze e pianeti alieni vi aderirono sempre perché solo uniti poteva sperare di riuscire a fermare quella terribile razza aliena.

Nato in fondo per disperazione e sopravvivenza, L’impero non è certo una repubblica felice o un’alleanza pacifica, è un regime dittatoriale di stampo militare. Gli umani che lavorano e vivono sotto il suo giogo non sono certo felici, ma sono vivi. Eppure alcuni di loro iniziano chiedersi se non ci sia un modo diverso di poter sopravvivere alla minaccia degli alieni che li hanno quasi estinti, perché in fondo sono vivi ma non liberi, e senza libertà che vita è?

Il romanzo si concentra sulle vicissitudini di uno scienziato che lavora su una nave spaziale esplorativa, altamente intelligenze, fa parte di quella parte della popolazione dell’Impero che gode di certi privilegi perchè geneticamente superiore ad altri individui, ma di fatto, data la sua importanza strategica non è padrone della sua vita. Infatti L’impero vuole sfruttarlo per creare un arma terribile che li possa aiutare nella guerra contro quei maledetti alieni, ma è talmente terribile che lo scienziato non vuole certo completare quel progetto, poiché sa bene che se l’arma sarà finita probabilmente l’impero non l’userà solo per proteggersi attaccherà e non solo e gli alieni nemici….

Per un po’ lo scienziato è riuscito a prender tempo e ha goduto di un poco di calma su quel vecchio vascello, ma ora lo vogliono rimandare su una nave militare in modo che finisca in fretta il progetto. Per convincerlo lo torturano per giorni, in modo vario e terribile (ed è così che inizia il libro con le sue torture che sono fisiche e disturbanti), ma lui non cede, si salverà la vita solo perché un membro dell’equipaggio un’aliena telepatica innamorata intercede per lui cedendo alla richiesta di trasferimento in sua vece e per salvare lei a sua volta cede lui.

Sulla nave militare non va certo meglio al nostri scienziato, tra il chip che gli impiantano che permette al capitano di procurargli dolori terribili a piacimento, una sua sadica ex e uno scienziato viscido che lo odia….diciamo che la sua vita è un inferno….se poi aggiungiamo spie disposte a tutto pur di avere i suoi progetti, capiremo che questo poverino ad un certo punto vede i ribelli come sua unica speranza….

La mia opinione. Anche qui abbiamo diversi punti di vista, ma sono pochi, e permettono di approfondire bene i personaggi, la cui psicologia è bene approfondita. Intelligente soprattutto creare un protagonista talmente chiuso e altero che il lettore pur intuendo che è così per una ragione, non può provare eccessiva pietà per lui, nonostante ciò che subisce per tutto il libro, e questo è un bene, a chi piace avere pietà dell’eroe?

Bene anche i sentimenti, i giochi di potere e i personaggi sono tutti simpatici, tranne i cattivi che sono veramente cattivi in questo libri, alcuni quasi fino alla pazzia per intenderci, e non si tratta di alieni. Al contrario del libro di cui ho parlato prima qui il pathos non manca di certo, anzi a volte è pure troppo, iniziare il libro con la tortura del protagonista, tortura che comprende quasi un suo stupro, è certamente un modo molto forte di iniziare il racconto, talmente forte da essere quasi disturbante. E per tutto il libro la violenza, psicologica e fisica abbonda, così come i sentimenti dei personaggi, che sono sempre o quasi ad estremi livelli, siano essi rabbia , amore, o altro, niente mezze cartucce tra loro. E mai un attimo di respiro per i protagonisti poveretti. Probabilmente al libro avrebbe giovato, in certi tratti, la struttura del libro precedente, che spiegava meglio l’universo che circonda la storia, le motivazioni delle varie parti, qui tutto è azione in prima persona e il lettore deduce, qualche momento più…..di logica ed esplicativo, insomma anche interazioni a livello normale tra i personaggi, sarebbe stato gradito. Qui sembrano tutti perennemente in preda a sbalzi ormonali

Anche questo è un libro a cui comunque do un voto alto, direi sette e mezzo,ma direi che l’ideale, un libro da nove per intenderci, sarebbe scaturito dall’unione degli stili di queste due scrittrici, la prima più esperta nel darci l’ambientazione e la struttura logica della trama in modo chiaro e scorrevole ed interessante, con riusciti colpi di scena, e la seconda avrebbe potuto aggiungervi sentimento e pathos nonché personaggi più coloriti. Allora avremmo avuto un opera più completa e piacevole, invece così abbiamo un libro per ponderato e scritto, ma un poco asettico e freddo, e uno molto coinvolgente ma fin troppo colorito e marcato.

Per intenderci il primo libro Dremiks, lo potremmo paragonare ad una delle puntate del telefilm Star Trek originale, ben strutturate, ma un poco asettiche un po’ troppo pulite, dove Spock e Kirk devono vedersela con la diplomazia di diversi popoli che lottano per la proprietà dello stesso pianeta.

Mentre The empire lo potremmo paragonare ad una delle puntate di Star Trek the next generation dove Picard è prigioniero dei Borg e viene torturato fin quasi a perdere la propria identità, ci sono lotte per liberarlo e qualcosa esplode in modo violento.


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