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LIBRI: IO L’HO FERMATO IL TEMPO di Francesco Curto

Creato il 22 febbraio 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria
Curto

Francesco Curto

di Costanza Bondi

IO L’HO FERMATO IL TEMPO è un insieme di dichiarazioni di vita e d’amore che Francesco Curto ci offre al confine dei luoghi comuni: poesie in cui la passione brucia come il fuoco davanti a me / ti apri come la sola verità / ed io ti penetro dentro / scoppiandoti come un incendio d’amore ma in cui si ritrova anche il silenzio di una solitudine che, a volte, sembra definitivo e assoluto colei che non sa la mia tristezza / non conoscerà la rabbia del mio canto.

Per il lettore poco accorto, l’essenza della passione, in ogni singola parola che si deposita nell’anima, pare creare contrasto all’imperversare della quiete che, talora, prevale come la più naturale delle circostanze. Ma è nelle singole inquadrature di tale filmato poetico d’autore che è necessario soffermarsi, in ogni unico e singolare passaggio di questa storia infinita, in cui l’autore ha fermato, sì, il tempo, ma solo per restituircelo in tutta la profondità dei propri versi: dolci e amari e sempre schietti, come quando, dopo aver barattato notti di luna piena, chiede riposo alla sua amata, per sussurrarle l’alba… al risveglio / non voglio più rivedere il sole.

I versi della raccolta poetica di Curto rimangono, infatti, scevri da ridondanze stilistiche, colpendo dritti al cuore, per un tempo che è quello, e solo quello, in cui si ferma l’emozione.

“Ars amandi oltre la parola”, ecco: così mi va di definirli, per una scrittura che graffia e penetra nel dettaglio. Che si concretizza, di volta in volta, in sfumature diverse. Che racconta l’incontro del momento e che fa eco al sentire racchiuso in ognuno di noi. Restituendo al lettore la redenzione del vissuto che, unicamente, è possibile soltanto tramite la poesia. E ancor più lo è nel fermo immagine in cui lui, Francesco Curto, il tempo l’ha fermato Io l’ho fermato il tempo / impigliato fin dentro i miei pensieri / sopra un foglio bianco / l’ho fatto prigioniero. / E tu sei viva e bella / in giovinezza eterna / con gli occhi languidi / mentre insegui un sogno. / Sono i tuoi mille orgasmi / a musicarmi il tempo / frastornano le orecchie / cercando le tue mani / e i baci sulla mia pelle.

Immagine: ritratto dell’autore di Serena Cavallini

 



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