La trama. Scenario di questa storia è un’ isoletta dell’arcipelago di Chloé nel Sud del Cile, dove una donna, Elena, ha aperto un singolare “Albergo” in cui ospita per periodi di tre mesi esclusivamente delle donne che vogliono o provano a lasciarsi alle spalle un passato o un amore tormentati. Estrazione sociale, cultura e provenienza diverse in questo posto rimangono fuori dalla porta. Chi vi si rifugia impara a convivere con delle sconosciute che pian piano diventano, oltre che compagne di stanza, delle amiche e dei punti di riferimento le une per le altre.
Elena è il fulcro di questo piccolo mondo; anche lei ha sofferto per amore in passato, ma ha ritrovato una pace, una serenità e un equilibrio interiori che le hanno permesso di tornare ad assaporare le gioie e le bellezze della vita e di mettersi al servizio degli altri.
Le giornate sono scandite da momenti di vita comune nell’orto o in cucina, di attività fisica, di incontri di gruppo e di momenti di preghiera in solitudine. Su quest’ isola sperduta abitata da gente semplice dove i colori del cielo e dell’oceano si fondono all’orizzonte Floreana, che ha scelto questo breve periodo di esilio soprattutto per cercare di accettare la morte della sorella Dulce, ha tutto il tempo di riflettere su quella che è stata la sua vita sino ad ora, di prendere coscienza dei suoi errori, delle sue debolezze e delle sue paure. Aprirsi con le altre donne ospiti dell’Albergo e ascoltare le loro storie sarà per lei lo stimolo a riprendere in mano le redini per dare una svolta decisiva alla sua esistenza..
Anche l’amore che da anni si è negata, la promessa di castità che si è fatta dopo essere stata lasciata dal marito prima e da un’amante poi diventeranno imposizioni destinate a frantumarsi in mille pezzi. Il sentimento che nasce in lei nei confronti di Flavián – il medico dell’ isola anch’egli provato da una vita matrimoniale che lo ha annientato – il brivido che invade ogni parte del suo corpo quando gli è vicina, il fuoco che le arde dentro quando balla con lui spazzeranno via quella barriera che si è costruita per non dover più soffrire.
Una “lotta” tra due persone ferite e ostinatamente convinte di poter tenere fuori per sempre l’Amore dalla loro vita diventerà nello scorrere del racconto una “lotta” tra due persone le cui Anime si sono trovate, riconosciute e sono destinate a rimanere insieme”.
Giudizio. Intenso, è l’aggettivo che meglio definisce questo romanzo. Un racconto semplice ma allo stesso tempo, forse per via dell’ambientazione, permeato da un alone magico. Pagine da leggere con lentezza per assaporarne ogni parola, ogni pensiero. Pagine scritte per far riflettere, per fare in modo che ci si interroghi su come viviamo i nostri sentimenti, quello dell’amore innanzitutto. Una lettura che, contrariamente al titolo, non è solo per donne.
“L’albergo delle Donne Tristi” di Marcela Serrano (1997) – Feltrinelli Editore Milano – 1^ edizione marzo 1999
A cura di Donatella Amaglio






