Il lavoro di Liberti è quello della vera e propria inchiesta giornalistica, quella che non parte da un pensiero pre-costruito, ma raccoglie, attraverso l'indagine sul campo, le interviste con gli interessati e lo studio dei documenti, tutte le informazioni necessarie per permettere al lettore di comprendere i meccanismi che sottostanno al fenomeno e di conseguenza conoscerne pregi e vantaggi, difetti e pericoli. Un lavoro appassionato e rigoroso, come oramai è sempre meno frequente vedere, che ci guida nell'intrigato mondo della politica internazionale e del mercato globale che con la corsa all'acquisizione delle terre stanno cambiando il volto del Sud del mondo
Il libro si apre con il caso Etiopia, forse quello più importante e massiccio, per poi trasfreirsi in Arabia Saudita, Brasile, Tanzania e gli Stati Uniti, oltre che la FAO e le sedi degli incontri finanziari. L'Etiopia, come ci documenta Liberti, rappresenta per le sue caratteristiche il luogo ideale per gli investitori della Penisola araba: e' molto vicino geograficamente, ha una terra fertile e ricca d'acqua (nell'area degli altopiani), tutta la terra per Costituzione è di proprietà dello Stato e da oltre vent'anni è guidato in pratica da un partito unico senza opposizione. Quando a seguito della crisi alimentare del 2007-2008 è iniziata da parte dei Paesi Arabi (ma non solo) la corsa per accaparrarsi le terre fertili, la scelta dell'Etiopia è stata naturale.
Il viaggio si chiude in Tanzania, la nuova frontiera dei biocarburanti.
Ma la cosa forse più sorprendente è che nel libro Liberti smonta il falso mito per cui a guidare i paesi che si stanno "accaparrando" le terre in Africa sia la Cina. Con documenti e dati egli dimostra come la politica cinese nel continente abbia, per ora, altri obiettivi.
Un libro senz'altro da leggere, per capire le complessità africane.
Stefano Liberti è un giornalista, nato nel 1974, che pubblica i suoi reportage, soprattutto sull'Africa, su Il manifesto e altri periodici italiani ed esteri. Si è occupato anche di immigrazione in Italia, pubblicando nel 2008, sempre per Minimum Fax, un'inchiesta intitolata A sud di Lampedusa. Collabora anche con Silvestro Montanaro al programma televisivo C'era una volta.
Ecco una sua breve intervista sul libro.
Sancara aveva già pubblicato lo scorso ottobre un post titolato Land Grabbing: l'Africa in vendita. Vi invito anche a diffondere l'appello riportato qui sotto, perchè da quello che accadrà nei prossimi mesi o anni dipenderà non solo il destino di alcune popolazioni degli altopiani etiopici (e non solo) ma anche del mondo in cui tutti noi viviamo.