di Costanza Bondi
Dialogo a due voci, ieri sera a Palazzo Penna, tra Luca Beatrice in veste di autore del libro dal titolo POP. L’INVENZIONE DELL’ARTISTA COME STAR e il giornalista-critico musicale Dario Salvatori. Una presentazione d’eccezione rispetto alle serate organizzate dal Circolo dei Lettori Perugia, come del resto eccezionalmente estroso è stato l’incipit di intervento dell’autore riguardo al suo personale gradimento della stagione autunnale, in quanto il campionato di calcio è entrato nel vivo! Piacevolmente professionale la presentazione di Salvatori, graditissima anche ai non addetti ai lavori: un titolo che allarga l’area della coscienza per un libro che fa bene alla mente, ma anche al cuore; uno spaccato dello star system rovesciato che con effetto centrifugante ci vorrebbe tutti divi.
L’intuizione dell’autore è stata quella di raccontarci di sei personaggi a metà strada tra l’arte e il pop e analizzarli per la loro caratterialità, quindi non dal punto di vista di vista biograficamente analitico. Questo, appunto, secondo Salvatori il “delirio dell’autore”: l’aver avvicinato personaggi apparentemente stravaganti. Ma allora perché non avervi inserito anche Yoko Ono tra le brevi biografie dei personaggi descritti nel libro? Alla risposta di Beatrice “Perché ha ucciso i Beatles e ha fatto di John Lennon un intellettuale”, Salvatori allora, nello stile ironico, creativo e divertente con cui ci ha intrattenuti per tutta la presentazione, ha ribattuto: “Non sono d’accordo, è come dire che la Lecciso abbia ucciso Al Bano”.
Dalì, Warhol, Basquiat, Koons, Hirst e Cattelan, per una scrittura che, come sottolinea l’autore è assolutamente non autoreferenziale, in un excursus letterario in cui si raccontano più che le opere degli artisti (non ci sono infatti immagini a corredo del libro) i personaggi stessi e ci si sofferma sui gossip e sui relativi stili di vita. Ma quale il leit motiv tra i sei personaggi “non” in cerca di autore? Lo scoprirete solo leggendo… anzi, no, ce lo svela in corner Beatrice stesso in chiusura di serata: il rapporto tra l’artista descritto e i media.
Buona lettura, allora, alla scoperta del divo che c’è in ognuno dei sei artisti di successo scelti da Beatrice.