Che titolo suggestivo. Un po’ troppo dato che metterò le foto fatte ai libri che ho acquistato ieri al solito mercatino di Libri sotto i Portici che si svolge a Castel Goffredo (MN) ogni prima domenica del mese. Mi sono data letteralmente alla pazza gioia. Eh sì, perché da quando ho l’ereader concentro la mia attenzione per il cartaceo sulla saggistica ma è difficile trovarla usata a poco prezzo. Nuova non ne parliamo, anche volendo mandare al diavolo la leggemerda Levi, i prezzi sono folli. Ho una lista desideri lunga come il Mississippi, tra libri sul Medioevo, sulla filologia e storia della lingua, sulla etnolinguistica, sui cammini storici religiosi e no…. eeeh avoglia. Vabbè, un po’ per volta.
Comunque, riassunto fotografico degli acquisti.
Oh qua la faccenda si fa interessante. Tutti i libri Einaudi sono nuovi. Intendo con il cellophane. Non so bene come mai, non so da dove siano stati presi, però il venditore li vendeva tutti a 3€. Quello di Ingrao, nuovo, copertina rigida, in libreria lo paghi 18,50€. Fate un po’ voi. Forse qualcuno rimarrà un po’ stupito dal libro “Toccare il divino”, ma come ho scritto sopra mi sto appassionando all’argomento sui pellegrinaggi e sulle vie storiche (Cammino di Santiago, Via Francigena, etc) e questo è l’unico che ho trovato che si avvicina (all’incirca) all’argomento.
Ma proseguiamo.
Vabbè su questo c’è poco da dire. E’ vecchiotto ma io adoro l’Irlanda e costava solo 2€.
E veniamo ai pezzi forti. “Medioevo” di Alessandro Barbero e soprattutto di Chiara Frugoni l’ha scovato Anacleto. Gli avevo dato solide istruzioni (“Se vedi un libro con la scritta MEDIOEVO avvisami!”, avrei anche voluto chiedergli di dare un’occhiata agli eventuali libri di Pastoureau ma non appena ho iniziato a fare lo spelling del nome mi ha guardato con lo sguardo del “Are you fucking kidding me?” e ho lasciato perdere). L’altro è un libricino piccino picciò, che potevo lasciarlo lì dov’era? Giammai. Già sono pentitissima di non aver comprato un libro sulle etimologie delle parole in dialetto mantovano (se la prossima volta c’è ancora sicuro che me lo prendo), quindi non mi pareva il caso.