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Libri per l’estate 2013 (Giovanni Maria Pedrani, Beppe Iannozzi, Marcello Signore e “Il caso editoriale dell’anno”).

Creato il 14 luglio 2013 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

pedranidi Giovanni Maria Pedrani

C’E UN CADAVERE SUL TRENO – ASSASSINIO SUL MALPENSA EXPRESS è una divertente parodia del celebre thriller di Agatha Christie. Lo scenario che fa da sfondo all’intrigo che conduce all’inevitabile omicidio, non è l’elegante linea Parigi-Istanbul, ma una più modesta tratta ferroviaria, che accompagna ogni giorno verso Milano migliaia di viaggiatori, con tutte le comiche contraddizioni del mondo dei pendolari. Il protagonista non è un arguto investigatore dai baffetti azzimati, ma una trentenne tanto fragile quando pensa al suo futuro, quanto determinata quando si mette in testa una cosa.

La narrazione è allegra e incalzante, tutta al femminile, con riflessioni colme di pungente ironia e di sottile humor. Come musica di sottofondo, a scandire il finale di ogni capitolo, si sentono due grandi passioni italiane: la cucina e la storia dell’arte.

Claudia è una trentenne impiegata presso una multinazionale che ha sede a Milano. Vive in provincia e tutti i giorni fa la pendolare per raggiungere il suo posto di lavoro. Una mattina, sul treno che prende abitualmente, il Malpensa Express proveniente dall’aeroporto lombardo, scopre il cadavere di un uomo assassinato. Con l’aiuto dell’amica del cuore Giorgia e con il supporto di Daniela, una poliziotta, la protagonista si cimenta in un’indagine tutta personale. L’inchiesta condurrà verso una misteriosa pista in Argentina e nei paradisi fiscali, tra vicende che coinvolgono servizi segreti, scandali internazionali e omicidi irrisolti. Ma il vero mistero affonda le radici in un passato lontano. Claudia riuscirà a risolvere il caso e a incontrare persino l’uomo della propria vita.

Giovanni Maria Pedrani è un ingegnere che vive in provincia e lavora a Milano. La sua carriera da pendolare ha inizio durante gli studi universitari ed è tutt’ora in corso. È proprio nel compiere quotidianamente la tratta Saronno – Milano e ritorno, che ha avuto l’ispirazione per un giallo parodia dei nostri tempi. La sua carriera di autore per passione comincia invece molto prima. Negli anni ha pubblicato romanzi thriller e racconti dal sapore noir con case editrici di rilevanza nazionale e ha collezionato tanti riconoscimenti, nell’ambito di prestigiosi concorsi letterari, come Carabinieri in Giallo, Salvatore Quasimodo, Esperienze in Giallo, Premio Chiosso, Energheia, Giulio Cossu e Giallomilanese. Con “Il Ciliegio Edizioni” ha pubblicato “Il sonno di Cesare” e “Self-Control”.

Autore    Giovanni Maria Pedrani

Caratteristiche:   14×21 cm con alette

ISBN:   978-88-6771-016-4

Pagine:    572

Prezzo:    23,00

Edizione:    2013

Collana:    Noiregialli

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di Gordiano Lupi

Beppe Iannozzi
L’ultimo segreto di Nietsche
(Il ritorno del filosofo a Torino)
Cicorivolta Edizioni – Pag. 185 – euro 13,00
www.cicorivoltaedizioni.com

Beppe Iannozzi è scrittore versatile ed enciclopedico, la sua narrativa attraversa molte branche del sapere, spesso fondendosi alla saggistica divulgativa, sconcertando il lettore – ma l’effetto è voluto – che sta cercando soltanto un romanzo da leggere. Iannozzi non fa narrativa da spiaggia, non scrive romanzi di genere, non racconta le gesta intrepide del solito commissario di polizia che vive in luoghi di fantasia, fuma come un turco, beve Marsala e si ciba di manicaretti prelibati. Iannozzi cita Wikipedia e Seneca senza problemi, passando dal popolare al colto, scrive un romanzo filosofico che indaga la follia di Nietsche, ma anche la teoria dell’Eterno Ritorno e il mistero della Sindone, oltre a fornire un sacco di ipotesi suggestive sulla persona di Gesù Cristo. L’ultimo segreto di Nietsche è anche un libro sui misteri di Torino che tanto affascinano Dario Argento e molti maestri del brivido, così come ne restano soggiogati diversi esperti di esoterismo. Iannozzi racconta le trame del maligno, ripercorre le tappe salienti della vita di Vlad Tepes l’Impalatore, meglio noto come Dracula, una delle tante incarnazioni del demonio. Sarebbe lui l’Anticristo nietzschiano? Cristo, invece, sarebbe “un Messia alieno venuto da un mondo più evoluto per insegnarci a cagare e a pisciare” e il Paradiso solo il suo Pianeta d’origine? Lo scriveva Peter Kolosimo nei libri della mia adolescenza, tomi che ho letto e riletto, consumandoli e credendoci come uno sciocco, prima che l’età della ragione mi facesse dire che se dovevo credere a cose improbabili tanto valeva confidare nella religione. Non è terrestre di Kolosimo – coma fa notare l’autore – rappresenta persino Lucifero nei panni di uno scienziato pazzo da fumetto che vuole distruggere l’universo. Romanzo filosofico è una definizione che mi convince per l’opera di Iannozzi, lavoro non di facile lettura, non consigliato per tutti, ma solo per palati fini, per chi non il solito romanzo di genere. “L’idea è il filosofo e il filosofo è un uomo e non può sfuggire alla sua natura di ricercare un’idea migliore, o di migliorare quell’idea che un tempo nutriva”, afferma l’autore. Il Bertrand Russel di Perché non sono cristiano, Ecce Homo scritto a Torino da Nietsche, L’Anticristo, l’Eterno Ritorno, ma anche la dottrina della Chiesa e le parole di Giovanni Paolo II sul diavolo sono alla base di un’opera che cita persino Che Guevara, la canzone di Carlos Puebla, gli avvistamenti UFO e la costruzione della Mole Antonelliana. Per concludere che Nietsche finirà per seguire la sua filosofia e un giorno tornerà a Torino, perché niente finisce davvero, tutto ritorna. Per sempre.
Un libro non commerciale, intriso di contenuti storico – filosofici, che solo un piccolo editore intelligente come Cicorivolta poteva avere il coraggio di pubblicare.

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Marcello Signore

Padre a tempo indeterminato

Edizioni Anordest – Pag. 192 – Euro 12,90

La casa editrice lancia il libro con uno strillo intrigante: “il primo libro in Europa con colonna sonora integrata”. Spiega l’ufficio stampa: “Per la prima volta un libro completo di colonna sonora:
grazie a  PLAY.ME, leggendo il romanzo, sarà possibile ascoltare in streaming su smartphone una playlist di canzoni scelte dall’autore”. Lascio al pubblico questo privilegio, ché io non possiedo smartphone – e non ho nessuna intenzione di comprarlo! – ho capito da poco (forse grazie a Grillo, ecco a cosa è servito il Movimento Cinque Stelle!) cosa significa streaming, mentre playlist è l’unico vocabolo che – obtorto collo – è entrato a far parte del mio linguaggio. Mi scuso per il latino. So che non va più di moda. Vediamo la trama del romanzo.

Michael è un giovane di successo, arrogante, saccente, misogino e sociopatico. Dopo un anno passato a Los Angeles, torna a lavorare a Milano in una famosa agenzia di comunicazione. Ha un unico obiettivo: rendere l’ufficio un inferno e le sue colleghe miserabili, documentando ogni nuovo sadico stratagemma sul suo diario di bordo. Il destino decide di dargli un calcio nel sedere e Michael scopre di aver lasciato a Los Angeles qualcosa in più di un semplice souvenir: una figlia che non sapeva di avere e di cui adesso deve prendersi cura. Con una tazza di caffè americano
in una mano e un biberon nell’altra, quest’uomo dal sarcasmo scorretto si prepara al lavoro più difficile della sua carriera: diventare padre a tempo indeterminato. Il romanzo racconta con ironia la storia di un cambiamento inaspettato: da bastardo part-time a padre a tempo indeterminato. Al romanzo è abbinato un book-trailer (poteva mancare in un prodotto così tecnologico?), in collaborazione con Nokia, L’Uomo Elite Milano e MSGM, Andrea Olivo e Fabrizio Martinelli hanno realizzato un filmato interamente girato con il nuovo Nokia Lumia 920. Il video sarà disponibile dal 4 luglio e vede come protagonista il modello di Elite, Mario Scalia, nei panni di Michael.

Due parole sull’autore. Ne sentiremo parlare, credo. Marcello Signore, 24 anni, è nato a Napoli. Dopo un’esperienza negli Stati Uniti vive a Milano, dove si occupa di social media. Grazie al successo web della serie Pausa Pranzo, nel 2011 approda in tv, su La3, dove conduce Mi chiamo NERD, una nuova trasmissione interattiva scritta e pensata da lui per i giovani. Nel 2012 diventa blogger di Huffington Post Italia. Non solo. Si tratta di uno dei nuovi volti di Occupy Deejay su DeejayTV. Con oltre 10.000 followers fra Facebook, Twitter e YouTube, Marcello è un “social writer”, i suoi post e i suoi racconti vengono seguiti ogni giorno da centinaia di utenti e sono fra i più commentati del web. Dopo il successo di alcune storie brevi pubblicate su Facebook e sul suo blog, questo è il suo primo romanzo. Il libro sarà presentato il 4 luglio, presso la Libreria Hoepli di Milano (Via Ulrico Hoepli, 5) alle ore 18, con un evento in partnership con Nokia su “Lo scrittore al tempo dei social media”. Insieme all’autore interverranno Alessandro Rimassa (direttore del Centro Ricerche dello IED), Giuliano Federico (direttore di Swide.com), Silvia Vianello (conduttrice di Smart&App su La3) e Alessandro Cusmano (brand manager di Nokia Italia). Il dibattito sarà moderato da Paolo Maria Noseda, interprete di Che tempo che fa e autore de La voce degli altri. La presentazione sarà trasmessa in streaming via Google Hangout sul canale di Marcello Signore <http://www.youtube.com/marcellosignore>.

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Anonimo
Il caso editoriale dell’anno
Edizioni Anordest – Pag. 206 – Euro 12,90

Il caso editoriale dell’anno si può leggere come un romanzo verità, ché il mondo editoriale italiano è un po’ come sparare sulla Croce Rossa, dove tiri cogli sempre bene, avrebbe detto Gaber. Ma sarebbe bene leggerlo anche come un romanzo tout-court, ché l’autore è dotato di ottima penna, per l’occasione intrisa di ironia e  persino di sarcasmo. Il lettore divorerà le duecento pagine di un libro agile e rapido, ideale compagno d’una giornata estiva. Scrittori, editori, agenti letterari, fiumi di Champagne e vin rosé, festival della letteratura, inaugurazioni di librerie italiane all’estero, prestigiosi premi letterari, fiere del libro, rumors letterari, presentazioni di libri, ladri di diamanti, giganteschi e imbarazzanti Hummer argentati, e poi Forte dei Marmi, Torino, Roma, Cannes, New York, Parigi, Barcellona. Sono alcuni degli intriganti elementi che caratterizzano questo irresistibile romanzo.
Una sorta di commedia esistenziale nella quale viene presentato uno spaccato del mondo editoriale italiano (le sue piccolezze, i suoi trucchi di marketing…) e le disavventure di uno scrittore investito da un inaspettato successo editoriale. Come vendere più di un milione di copie del proprio romanzo, continuare a sentirsi inadeguati e stentare a trovare il proprio posto nel mondo. Una spietata critica dell’ambiente editoriale, ma anche un romanzo ferocemente divertente. Ed è, in ultima analisi, anche un gioco postmoderno sull’idea di sparizione (in questo caso dell’autore, l’Anonimo). Sulla scia del bestseller Studio illegale di Duchesne che faceva conoscere il mondo degli avvocati, questo libro svela i retroscena dell’ambito editoriale e di tutto ciò che alla gente comune lo fa sembrare un ambiente patinato e irraggiungibile. Con cinica ironia viene descritto il boom editoriale di un romanzetto di poco conto in cui nemmeno l’autore credeva,destinato a diventare un successo internazionale di critica e di vendite, fino a essere tradotto in tutto il mondo. Leggiamo un brano.

“Dopo l’ubriacatura di stampa tutta a mio favore, dalle pagine letterarie del Manifesto a Vanity Fair, passando per Repubblica e Anna, adesso c’è stato un repentino volta faccia e lo sport nazionale è diventato quello di parlare male del mio libro e in modo particolare di parlare male di me, e da quando hanno cominciato ad essermi tutti contro le copie vendute sono aumentate vertiginosamente di settimana in settimana: più parlano male del libro e più la gente corre a comprarlo e tutto questo ha un nome: sindrome di susannatamaroumbertoecobaricco”.

Al termine della lettura resta un interrogativo: chi sarà mai questo autore che ha deciso di svelare i retroscena del mondo editoriale italiano? Non lo sappiamo. Una cosa è certa, è più scaltro di altri che l’hanno preceduto, autori polemici e sarcastici che hanno scritto libri simili facendo nomi e cognomi, accusando, criticando e soprattutto mettendo il loro nome in copertina. Il nostro Anonimo, invece, è al riparo da ogni ritorsione, diretta o indiretta. Il senno di poi (di cui son piene le fosse) ci fa concludere che ha fatto bene.

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Featured image, cover (Pedrani).

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