Tesori nascosti: è così che definirei i giardini di Venezia. E sono tanti: più di 500.
“Guida ai giardini di Venezia” di Mariagrazia Dammicco con foto di Gabriele Kostas (La Toletta Edizioni, € 24,00) è la bibbia per gli amanti del verde in Laguna: sono raccontati tra le sue pagine 60 giardini tra quelli normalmente aperti al pubblico o accessibili in determinate condizioni. Solo a guardale le foto, c’è da rimanere incantati.
Guida ai giardini di Venezia
La nostra Guida ai giardini di Venezia vuole mostrare il valore di questo patrimonio, inestimabile per l’ambiente, la storia, l’architettura, la filosofia, l’economia, la qualità della vita in genere.
Nel corso degli anni, anche grazie all’attività di Wigwam Club Giardini Storici di Venezia, sono riuscita a vederne più di qualcuno ed è stato facile condividere poi, al ritorno a casa, il piacere vissuto in quei momenti raccontando l’esperienza agli amici.
Nel processo di creazione e crescita della città, i Veneziani hanno dovuto fare i conti con la necessità di creare campi e orti: questo non era certo facile a causa dell’acqua salmastra della laguna.
Ma furono le comunità dei monaci a fornire i primi modelli a cui ispirarsi per la coltivazione delle erbe e degli ortaggi come nel caso dell’Isola della Certosa. Nel corso dei secoli, moltissime piante arrivarono a Venezia grazie a studiosi, mercanti ed esploratori che le riportarono dai vari viaggi effettuati (ad esempio il sandalo, la cannella, cedri, aranci, ulivi).
Nel Rinascimento vi fu una vera e propria esplosione di questi giardini, come ci racconta anche Jacopo de’ Barbari nella sua mappa con veduta ” a volo d’uccello”. Moltissimi palazzi avevano il proprio giardino, certamente luogo di svago ma anche di studio botanico. Piante, fiori ma anche fontane e statue a ricreare un ideale palcoscenico:
horti e broli dove organizzare dotti incontri con artisti e letterati o allegri convivi tra musiche e danze popolari aperti a tutti fra vigne e carciofaie; protette con palizzate in legno o intrecci di rami di salice e canne palustri dal vento e delle acque stagnanti.
Nel corso dei secoli i giardini si svilupparono e trasformarono sicuramente per gli interventi pubblici ma anche per il cambio di destinazione di molte dimore da case ad hotel. Senza dimenticare la nascita del Lido come luogo di villeggiatura tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 con le bellissime ville liberty e i giardini.
Tra quelli che ho visto e che sono presentati nella guida, ve ne indico due, che per una fatalità sono entrambi nell’isola della Guidecca.
Il primo è il giardino della Manifattura Fortuny di cui vi ho già parlato nell’articolo dedicato Mariano Fortuny e che mi piace moltissimo per la presenza della piscina in cui mi immagino siano avvenute bellissimi ed eleganti party.
Piscina della fabbrica Fortuny alla Giudecca
Il secondo è il giardino di Ottilia che ho avuto la fortuna di visitare accompagnata dalla stessa incredibile proprietaria di questo piccolo capolavoro. Si tratta di un piccolo “hortus conclusus” coltivato da oltre vent’anni secondo principi naturali elaborati dalla stessa proprietaria. A maggio in questo giardino fioriscono 130 tipi di rose di diversa provenienza e varietà, ognuna con il suo carattere e, incredibile, con il suo profumo. Un’esperienza unica quella della visita al suo giardino, aperto raramente ma se vi capita non perdete l’occasione.
Giardino di Ottilia alla Guidecca
Nell’occasione dell’ultimo festival dei Giardini, organizzato da Wigwam Club Giardini Storici di Venezia sono poi stata a vedere il giardino dell’Isola delle Rose (Sacca Sessola) da un anno sede dell’Hotel JW Mariott Venice. Parco incredibile, folta vegetazione e alberi di pregio, nonché dei bellissimi ulivi. Grazie ad un trasferimento da San Marco potrete approdare in quest’isola e godervi veramente dei momenti indimenticabili (alla faccia di quelli che “Venezia si visita in una giornata”: almeno noi che possiamo, viviamola tutta). Nell’isola c’è anche una bellissima SPA, ve lo dico perché ci tengo al vostro benessere.
Giardino dell’Isola delle Rose – JW Mariott
Nell’isola c’è anche una bellissima SPA, ve lo dico perché ci tengo al vostro benessere.
E voi, ne avete visto qualcuno? Qual è il vostro preferito?