- Titolo: Riserva Indipendente. La musica italiana negli anni zero
- Anno: 2012
- Autore: Francesco Bommartini
- Collana: Musiqua (Arcana Edizioni)
- Pagine: 238
- Isbn: 8862312857
- Voto: 7/ 10
- Contatti: FB, Blog
La musica italiana non e’ solo Mina e Celentano: la musica italiana e’ anche un universo incandescente ricco di influenze sempre nuove che si creano e autodistruggono con una facilita’ estrema.
La caratteristica peculiare di questo universo melodico e’ il suo autorigenerarsi sempre. A dispetto di quanto si possa pensare, il sistema musicale italiano non e’ limitato ai talent shows – che, anzi, hanno un posto non rilevante, soprattutto se si affianca il concetto di musica a quello di cultura.
La musica italiana e’ un mondo pullulante di tanta voglia di esplodere, e Francesco Bommartini, autore del libro Riserva Indipendente, seppur coi propri limiti, ce lo mostra.
Il libro, edito nel 2012, e’ un collage di interviste fatte ad alcuni dei piu’ importanti gruppi e musicisti del panorama indie italiano (Verdena, I Cani, Il Teatro degli Orrori): i temi affrontati partono dal meccanismo di composizione della musica e arrivano fino al discutere su quali siano i punti deboli della scena musicale italiana, lontana dalle major.
Tra un’ intervista e l’altra, ‘si prende fiato’ con gli interventi di altri addetti ai lavori (giornalisti musicali, critici e gestori di etichette).
Il risultato complessivo merita 7/ 10: un voto medio per alcune ragioni.
Il libro infatti, per chi e’ molto addentrato nel mondo della musica indie italiana, potrebbe risultare superficiale per la semplicita’ di alcune domande poste agli artisti: la staticita’ dei dialoghi non favorisce un approfondimento dell’ intimita’ dei musicisti, i quali si ritrovano poi a parlare poco si se’ e molto di superficie.
Inoltre, alcuni artisti, non hanno dato il massimo in termini di approfondimento: alcuni invece che mi hanno piacevolmente stupita sono:
- Dente, che per immediatezza di atteggiamento, screvro da qualunque posa da divo , offre un dialogo interessante e piuttosto intimo che illumina ‘Dente’ come persona prima ancora che musicista.
- I Ministri, che con una dialettica incalzante hanno risposto con intelligenza e spirito di osservazione interessante
- I Sick Tamburo, anche loro molto perspicaci, hanno avuto la capacita’, con poche domande, di illuminare certi aspetti della musica moderna piuttosto controversi (l’avvento del digitale, tra i temi).
In toto, se il libro non puo’ essere considerato molto approfonidito, di certo e’ ottimo per offrire una panoramica complessiva della scena indie italiana degli anni 2000 e offre numerosi spunti di ricerca per i piu’ curiosi.
Gli addetti ai lavori potrebbero rimanere un po’ delusi, ma gli inpunt che possono trarne possono essere piu’ che positivi.
Dente
Verdena
I Ministri