Libri: The orange hand

Da Maurizio Lorenzi

The orange hand, di Luca Tom Bilotta, David and Matthaus Edizioni

La trama. Cinque omicidi sconvolgeranno la vita di Joe Brigati, un giovane giornalista italocanadese trasferitosi a Milano. Un libro da scrivere su commissione, la biografia di un imprenditore siciliano, lo proietterà all’interno di una organizzazione segreta chiamata Orange Hands, che sta epurando dalla radice il torbido business farmaceutico internazionale inneggiando alla purezza scientifica.

Giudizio. Il libro d’esordio di Bilotta racchiude in sé tutti i difetti e i pregi di un’opera prima, con la differenza che stavolta i secondi superano i primi. La trama è ben congegnata, i personaggi delineati con sufficiente chiarezza e il ritmo (quasi) sempre ottimamente serrato e incalzante. I punti deboli sono le eccessive introspezioni che il protagonista esprime dentro di sé, oltre ad alcuni passaggi forse poco verosimili. Nel complesso però l’opera dimostra un talento narrativo da affinare ma certamente ricco di prospettive letterarie e probabilmente cinematografiche. Ottima la trovata dell’autore di inserire un capoverso in ogni capitolo che ne anticipa i contenuti. Interessanti i guizzi letterari che illuminano la narrazione in un’opera che pare pronta per trasformarsi in una sceneggiatura da destinare a qualche abile regista. Libro consigliato, per chi ama una lettura rilassante e fresca. 


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