
A un tratto si rese conto con spaventosa chiarezza che sarebbe potuta venire accusata di furto, o peggio, se fosse stata trovata negli appartamenti padronali. Era una tale assurdità... Lady Elizabeth Hayward, l'erede di Esmond Manor, che fuggiva nella notte come una lepre braccata. Senza azzardarsi a guardarsi indietro, scese a precipizio lo scalone aspettandosi che da un momento all'altro Lady Margaret si mettesse a gridare. Dove accidenti era la cucina?
Ai piedi della scala inciampò in qualcosa che la mandò a gambe all'aria fra le stuoie polverose. Rialzandosi in fretta, si accorse che si trattava delle gambe di una delle sentinelle, che si era addormentata.
<<Che diavolo...?>> lo udì borbottare.
<<Vi prego, signore, sono Robin, l'apprendista di Tarleton. Mi sono perso e sono spaventato a morte.>>
Afferrandola per il collo, l'uomo la scrollò. <<Perso, hai detto?>>
<<Sì. So... sono sonnambulo. E quando mi sono svegliato non sono riuscito a capire sove mi trovavo. per favore, dov'è la cucina? Devo andare in cerca del mio padrone, perchè... perchè quando mi sveglio di soprassalto ho una paura tremenda>>
La sentinella la fissò un istante, le diede un'altra scrollata e la lasciò andare. <<Il ragazzo di Tarleton, eh? Quello con la voce dolce? Sì, mi ricordo di te. Al di là di quella porta e giù dalle scale, briccone. E attento a non cadere. E' nero come la pece là dentro>>
da Tori Phillips: Il giullare della regina pag 88
Scritto da millecuori alle ore 17:12 del giorno: lunedì, 09 maggio 2011
