lunedì, 25 luglio 2011
LIBRO SUL COMODINO
Indovinate di che libro si tratta…
Se c’era un uomo che sapeva reggere l’alcol, questo era J.L. Dio solo sapeva quale lunga pratica avesse fatto al riguardo… ed era anche un vantaggio. Altrimenti in quel momento sarebbe stato un ubriaco barcollante. Sfortunatamente, per quanto avesse bevuto, questo non era servito a tenere a bada l’amara consapevolezza di quello che non avrebbe mai potuto avere.
J. era stanco e aveva caldo, mentre il suo risentimento sembrava aumentare a ogni attimo che trascorreva nella sontuosa, affollata saletta dei rinfreschi della sala da ballo. Congedatosi da un gruppo di amici, vagò fino a una galleria che fiancheggiava la sala, lanciando qualche occhiata al cielo che s’intravedeva scuro e freddo di là da una fila di scintillanti vetrate. In fondo alla galleria, R. lord W., era circondato da una folla di amici sorridenti e beneaguranti, tutti a congratularsi con lui per il fidanzamento che era stato annunciato un’ora prima.
A J. Era sempre piaciuto W., un compagno amabile la cui combinazione di intelligenza e arguzia inoffensiva lo rendeva gradito in ogni compagnia. Tuttavia, in quel particolare momento, un senso di rabbia gli attanagliava lo stomaco mentre lo osservava. Invidiava W., che non si rendeva conto dell’enormità della sua fortuna nell’aver ottenuto la mano di L.C. Si mormorava che il matrimonio avvantaggiasse soprattutto W., la cui posizione sociale sarebbe stata ancora migliore quando la fortuna della moglie si fosse aggiunta a un titolo ragguardevole. J. Sapeva anche dell’altro. L. era un vero gioiello, indipendentemente dalle origini popolane della sua famiglia.
sussurrato da: millecuori alle ore 13:02 |
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