Libro sul comodino

lunedì, 12 settembre 2011

LIBRO SUL COMODINO

L’Inghilterra aveva avuto la sua buona dose di briganti, ladri e contrabbandieri ben prima che Royce Wilmet progettasse di rapire Miss Letitia Chadmore, figlia di un ricco colono, da poco rientrato in patria dalle Indie Orientali. Tutti rammentavano, ad esempio, le rocambolesche avventure di John Nicks Nevison, noto brigante dei tempi di Carlo II. Si diceva che costui avesse cavalcato da Gad’s Hill a York, coprendo una distanza di trecento chilometri in sole quindici ore, per procurarsi un alibi. Poi c’era stato Dick Turpin, contrabbandiere e ladro di cervi, il quale si era unito al famoso Tom King nel rapinare le carrozze di passaggio, fino a quando Turpin aveva sparato e ucciso il suo socio per impedirne la cattura. Turpin era stato, in seguito, arrestato per furto di cavalli, condannato a morte e giustiziato sul patibolo nel 1739. Ma forse, il più famoso tra tutti era stato Jack Shepard, il quale non solo si era vantato di aver derubato chiunque avesse avuto la sfortuna di incrociare il suo cammino, ma si era distinto anche per essere riuscito a fuggire dalla prigione di Newgate, per ben due volte, per evitare l’esecuzione. Aiutato nella prima evasione dal suo complice Edgeworth Bess, la seconda volta invece era fuggito senza alcuna collaborazione, nonostante fosse incatenato al pavimento della sua cella. Senza dubbio, avrebbe raggiunto una grande notorietà con le sue gesta criminali, se non avesse avuto l’ardire di far ritorno in Drury Lane. Lì, infatti, era stato prontamente catturato di nuovo e impiccato a Tyburn il 16 novembre del 1724, pochi giorni prima del suo ventiduesimo compleanno. L’ultimo discendente di questa lunga lista di briganti fu in grado di offuscare la memoria di tutti coloro che lo avevano preceduto grazie alla sua audacia e all’originalità del suo modus operandi.
Sara Blayne: Nel cuore di un marchese, I Romanzi 786