Sono sempre stata una da cani io, forse perché caratterialmente sono simile a loro, fedele e devota alle persone che amo. E poi ci intendiamo, io e i cani.
Ho avuto ogni sorta di animale ma tra i due grandi padroni delle case, cane e gatto, sceglierei un cane sempre.
Ad ottobre, però, quando l'abete non era ancora in calendario, senza fiocco rosso e senza campanellino, si è affacciato alla mia finestra un gattone grigio e bianco che mi ha adottata. Così ora sono la felice serva di un felino, che un po' rimpiange che fuori della finestra non ci fosse un cane, ma che tuttavia è innamorata persa.
Tutto questo sproloquio per spiegare in che modo sia arrivata a leggere questo libro di Deric Longden, in cui sono inciampata in libreria. Si vuole esser consolati, si cerca l'affinità. E' come quando siamo tristi e ascoltiamo canzoni ancora più tristi di noi. Prendi un gatto, leggi di gatti. E' fisiologico. Così come è scontato che l'abbia letto spupazzandomi la mia gattona.
Questo libro racconta di come l'autore si sia fatto ammaliare da un batuffolino bianco e abbia finito per diventare un inguaribile gattaro. Una storia autobiografica, romanzata con quella piacevolissima vena umoristica tipicamente inglese che fa sorridere di gusto.
Langdon è veramente fantastico nel descrivere le mirabolanti avventure del suo micino un po' svampito e del suo amico zibibbo e mette in scena tutta una serie di situazioni e comportamenti che tutti gli amanti dei gatti riconosceranno e che vanno dalla sparizione di lunga durata all'incidente con l'albero di Natale.
E' una storia molto carina e che consiglio di leggere a tutti gli amanti degli animali e dei gatti in particolare.
A me il libro è piaciuto ma non è riuscito a trasmettermi quell'emozione che cerco dal rapporto con il mondo animale. Sono certa che il problema sia la mia scarsa empatia con i felini e il loro carattere. Purtroppo non avendo quello slancio passionale nei loro confronti, non riesco a capire neanche quello degli altri, e il massimo che riesco a fare è godermi un piacevole pomeriggio a leggere di simpatiche avventure a quattro zampe!
Vorrei aggiungere una piccola nota sulla casa editrice, che non fa parte del solito gruppo delle grandi. Il gatto che venne dal freddo è edito Paco Editore, una casa editrice che pubblica libri sugli animali e che destina i proventi delle vendite alla ONLUS Fondo Amici di Paco che tutela i diritti degli animali.