Iniziano oggi i 3 giorni della merla; mio figlio stamattina quando mi ha sentito dire questa frase mi ha detto: “Mamma ma come mai, è perché ci sono più merli in giardino?” Ovviamente sono scoppiata a ridere anche se non vi nascondo che è vero però che abbiamo almeno 5 merli che in queste mattine scorazzano nel nostro prato; finito di ridere, ci siamo accomodati sul divano e mi sono messa a raccontargli la vera storia, che non tutti conoscono, che dà una spiegazione a questi 3 giorni così freddi.La mia nonna mi aveva raccontato che…
Negli ultimi tre giorni di gennaio, il 29, 30 e 31, capitò a Milano un inverno molto rigido. La neve aveva steso un candido tappeto su tutte le strade e i tetti della città. I protagonisti di questa storia sono un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Erano venuti in città sul finire dell’estate e avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova. Poi, per l’inverno, avevano trovato casa sotto una gronda al riparo dalla neve che in quell’anno era particolarmente abbondante.
Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni per sfamarsi; il merlo volava da mattina a sera in cerca di becchime per la sua famiglia e perlustrava invano tutti i giardini, i cortili e i balconi dei dintorni. La neve copriva ogni briciola. Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i merlottini intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po’ di tepore.
Tre giorni durò il freddo. E tre giorni stette via il merlo. Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la consorte e i figlioletti erano diventati tutti neri per il fumo che emanava il camino. Nel primo dì di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine.
Da allora i merli nacquero tutti neri; i merli bianchi diventarono un’eccezione di favola.
Da questa splendida storia abbiamo realizzato un mini libretto tattile per raccontarla semplicemente sfogliando le pagine e guardando le divertenti vignette che abbiamo realizzato con materiale di riciclo e qualche disegno.
La mattinata è stato molto intensa e ricca di lavoro e questo mini libretto ne è la prova; mi è servito proprio questo piccolo progettino per riuscire a far liberare la mente al piccolo Lorenzo che domani dovrà essere operato alle tonsille e che quindi oggi era un pò preoccupato ma, come sempre, la fantasia, una bella storia e tanto coinvolgimento lo hanno rallegrato. Ricordiamoci sempre di NON SMETTERE MAI di condividere il nostro tempo prezioso con i nostri bambini, ne hanno bisogno loro ma ne abbiamo altrettanto bisogno noi.