A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.LIBRO VS FILMchi vincerà?
Oggi in sfidaColpa delle Stelle
*evita i pomodori**ops, c'è anche della lattuga**e queste cosa sono? uova?!?*
Sì, perdono, perdono, perdono... ♫ ♪
Lo so che il romanzo di Green è amatissimo dal 99% della popolazione mondiale e vi giuro che io non sono qui per affermare il contrario. Lo confermo, è un bel libro, ma una lettrice come me, che odia profondamente la letteratura del dolore, ci ha visto anche altro. Un pizzico di furbizia. Qualche dialogo poco spontaneo e leggermente strategico. Tante belle parole messe al posto giusto nel momento giusto.
E non sono ironica, le parole sono davvero belle, infatti non avete idea di quanti passaggi abbia sottolineato.
Vado? Ok, vado!
Mi sono innamorata così come ci si addormenta: piano piano, e poi tutto in una volta. Hazel
"Mi hai dato un per sempre nei miei giorni contati." Hazel
E’ difficile dimenticare qualcuno che ti ha dato molto da ricordare.
"Sono innamorato di te, e non sono il tipo da negare a me stesso il semplice piacere di dire cose vere. Sono innamorato di te, e so che l’amore non è che un grido nel vuoto, e che l’oblio è inevitabile, e che siamo tutti dannati e che verrà un giorno in cui tutti i nostri sforzi saranno ridotti in polvere, e so che il sole inghiottirà l’unica terra che avremo mai, e sono innamorato di te." Augustus
"la nostalgia è un effetto collaterale del morire." Augustus
"Non puoi scegliere di essere ferito in questo mondo, ma hai qualche possibilità di scegliere da chi farti ferire." AugustusCi sono passaggi che non dimenticherò mai, frasi che mi accompagneranno per molto tempo, e prima che mi tiriate altri vegetali voglio
Augustus è un personaggio bellissimo che si riempe la bocca di metafore e filosofeggia ogni volta che ne ha l'occasione, eppure a volte mi è sembrato quasi sopra le righe. Al contrario, nel film, Ansel Ergot ha saputo dare alle parole del suo personaggio il sapore della verità e così anche la battuta più altisonante è diventata improvvisamente spontanea.
E lo stesso potrei dire di Hazel Grace. Shailene Woodley ha reso "vero" un personaggio che in parte era rimasto senza volto. Nonostante i tanti dettagli forniti da Green io non sempre l'ho vista. L'ho sentita, non posso negarlo, ma era come osservarla attraverso un vetro. Josh Boone, il regista, ha mandato in frantumi quel vetro con un film che non stravolge il romanzo, che non si prende nemmeno il disturbo di modificare le battute dei personaggi, ma che riesce a dosare il tutto in un equilibrio perfetto di inquadrature, dialoghi, musiche e silenzi.
Hazel Grace è una protagonista davvero speciale. Ha solo sedici anni e da tre combatte contro un cancro alla tiroide che le ha già intaccato i polmoni, ma piuttosto che piangersi addosso preferisce affrontare la vita e la morte con coraggio e un piccolo di cinismo. Cinismo che le serve per non illudersi e per non illudere gli altri che ci sarà un domani. Colpa delle Stelle può infatti dirsi un libro sul dopo.
Anche Augustus pensa al dopo, ma in modo differente. Lui vorrebbe lasciare nel mondo un segno del suo passaggio, ha fame di vita e teme l'oblio. Insieme sono uno la forza dell'altro. Sono coraggio e risate. Sono occhi azzurri come l'infinito e unghie blu come la notte. Sono Augustus e Hazel Grace e sono terribilmente e tragicamente okay.
Sapete una cosa? Vedere il film mi ha fatto proprio bene.
Rileggere svariati passaggi del libro a posteriori mi ha emozionato di più, perché Augustus e Hazel avevano il volto che mi era mancato. Finalmente vedevo il sorriso sbilenco e l'aria da truffaldino di Augustus, e potevo percepire il coraggio di Hazel non solo grazie alla sua voce narrante, ma attraverso i suoi occhi e i suoi gesti.
Il libro mi ha commosso. Il film mi ha devastata. Ma un film così delicato e denso si è meritato ogni singola lacrima che ho versato. Detesto ogni forma di commercializzazione del dolore, ma Colpa delle Stelle è un vero e proprio inno alla vita.
Trailer
E secondo voi?
Libro o film?