Nel volume Curarsi con i libri, che ogni settimana sfogliamo insieme alla ricerca di consigli e letture interessanti per curare problemi fisici e disturbi psicosomatici, c’è un paragrafo dedicato all’ipocondria, quell’esagerata e spesso infondata preoccupazione per la propria salute, che ci porta ad essere convinti di essere malati. A me succede con la febbre: quando non mi sento proprio in forma inizio a pensare di avere una forte alterazione, che mi costringerà a letto mezzo moribonda, per giorni (poi in realtà non succede mai). Ma ci sono anche quei casi davvero patologici, che si sentono addosso le malattie più gravi e pericolose, come Colin, il protagonista de Il giardino segreto di Frances Hodgon Burnett.
Sarà la cuginetta Mary, viziata e arrogante, ma dannatamente determinata, a convincerlo che la sua è solo immaginazione: non ha nessun nodulo alla schiena e chi lo ha costretto in casa per tutta la sua infanzia, convincendolo che uscire sarebbe stato fatale per la sua salute, ha sempre mentito. Come sostengono Ella Berthoud e Susan Elderkin, che ci consigliano questo libro per superare le nostre paure, «lasciatevi conquistare da questo romanzo, alzatevi dal letto, trovate il vostro giardino segreto, forse anche il vostro Dickon, e vi sentirete subito in perfetta salute».
Ora un consiglio ve lo do io. Più che un libro è un’opera teatrale, che probabilmente molti di voi già conoscono, ed è Il malato immaginario di Molière. L’avete visto? Vi è piaciuto?