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Libroterapia – La prediletta di papà

Creato il 18 marzo 2014 da Bea23

Si sa, ogni scarrafone è bello a mamma soja… Ma non esageriamo. Per un genitore i figli sono sempre i più bravi, i più belli, i più tutto, ma questo atteggiamento invece che fortificarli spesso li rende deboli e impreparati ad affrontare la realtà, dove non è tutto poi così “rose e fiori”. Immagino (per ora posso solo immaginare) che non sia un mestiere facile, quello di madre o padre. E soprattutto nel caso di figlie femmine ci vuole un attimo per diventare la prediletta di papà: un sorriso al momento giusto, una coccola inaspettata, e l’hai bello che conquistato. La difficoltà sta nel non cedere, nel mantenere sempre e comunque una componente razionale: sia che siate figlie sia che siate padri non fate come in quel famoso romanzo di Jane Austen…

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Nella letteratura internazionale è sicuramente Emma la prediletta di papà per eccellenza. La pensano così anche Ella Berthoud e Susan Elderkin che in Curarsi con i libri consigliano come rimedio la lettura di questo divertente romanzetto ottocentesco (la recensione la trovate qui e se volete, qui c’è pure l’analisi e il confronto con il film che ne hanno tratto). Per la serie: se li conosci, li eviti.

«Essere la prediletta di papà non è mai stato un vantaggio, per nessuno. Va tutto bene finché si tratta della piccola preferita, quella che non sbaglia mai. Quando la bambina crescerà, tuttavia, per scoprire che il resto del mondo non pensa affatto, come papà, che le sue manie siano così adorabili, potrebbe restarci davvero male».

E ora, ditemi la vostra. Che ne pensate? Siete padri/madri/figli/figlie/sorelle/fratelli? Che rapporto avete con i vostri genitori?


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