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Chi timbra il badge dei colleghi rischia il licenziamento.Così ha stabilito la Corte di Cassazione con sentenza n. 4693 del 23 marzo 2012, rigettando il ricorso proposto da tre dipendenti licenziati per aver simulato la loro presenza in azienda mentre, in realtà, erano fuori per tutta la giornata lavorativa. La Suprema Corte, confermando la decisione del giudice di Appello, ha definito la condotta dei lavoratori connotata da un elemento fraudolento oggetto di un preventivo accordo che implicava la violazione di doveri fondamentali scaturenti dal rapporto di lavoro subordinato e tale da compromettere la fiducia dell’azienda in merito alla futura correttezza del lavoratore.Tale comportamento, secondo la Corte, è da ritenersi incluso nelle fattispecie che prevedono il licenziamento senza preavviso