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Licenziare i padreterni

Creato il 07 novembre 2011 da Nicky @NickysBooks
Licenziare i padreterni 
Titolo: Licenziare i padreterni. L'Italia tradita dalla castaAutori: Gian Antonio Stella, Sergio RizzoEditore: RizzoliCollana: Saggi italianiPagine: 183Prezzo: 9,00 €Formato: brossuraAnno 1ª edizione: 2011Genere: Saggistica, politicaCodice ISBN: 978-88-17-05402-7Gli stipendi del Senato saliti di un altro 19% in 4 anni. I palazzi del Palazzo che sono diventati 52. La trincea in difesa dei doppi e tripli vitalizi. Gli aereiblu che volano come mai prima. Sforbiciatine agli affitti cresciuti di 41 volte dal 1983. I menù di lusso con le lamelle di spigola ancora a 3,34 euro. I bilanci "ritoccati" solo per fare bella figura. I rimborsi elettorali che hanno superato i 5 miliardi e mezzo. I Presidenti regionali che continuano a prendere come tre governatori USA. Autoblu a vita che aumentano senza freni. La Parentopoli che impazza. E DICEVANO D'AVERE TAGLIATO...
Il libro: I politici politicanti italiani, quelli che un liberale cristallino come Luigi Einaudi attaccò scrivendo che occorreva "licenziare i Padreterni", sono sordi. Non riescono a capire. Non riescono a vedere, chiusi nel loro fortilizio autoreferenziale, l'insofferenza montante dei cittadini di un Paese in affanno che vive, come dice Giorgio Napolitano, "un angoscioso presente". Sono così abituati ai privilegi, all'abuso del potere, all'impunità, da non rendersi conto che la loro sordità mette a rischio non solo il decoro e la credibilità delle istituzioni ma alla lunga il nostro bene più prezioso: la democrazia. Quattro anni dopo La Casta, gli autori che prima e più di tutti ne hanno denunciato gli sprechi, le ingordigie e le prepotenze smascherano punto per punto i tradimenti delle promesse di sobrietà. E l'inadeguatezza di una classe politica che, nonostante l'impegno e la generosità di tanti parlamentari e amministratori perbene e generosi, non riesce a essere davvero classe dirigente. E offre segnali di un distacco rischioso tra chi governa e chi è governato. Un'invettiva civile d'amore per l'Italia e per la politica migliore. Nella speranza di un riscatto.(dal risvolto di copertina)Giudizio personale: Non so da dove cominciare, lo ammetto. Recensire un libro come questo è piuttosto complicato, soprattutto volendo evitare di essere colti da improvviso attacco collerico per via dei temi trattati. Rizzo e Stella ripartono dal clamore generato in seguito all'uscita de "La Casta", il libro uscito nel 2007 nel quale veniva "denunciati" gli esorbitanti costi della politica italiana. Ci si aspetterebbe che qualcosa sia cambiato,che tutte le promesse fatte siano state mantenute. Non credo sia necessario specificare che non è stato così. E allora i due giornalisti del Corriere della Sera elencano, per l'ennesima volta e con un lavoro certosino, tutti gli sprechi e i privilegi che fanno della nostra politica una delle più costose al mondo. Prendendo come anno di riferimento il 1983 inizia un'impietosa enumerazione degli aumenti vertiginosi di stipendi, autoblu, benefici, vitalizi e chi più ne ha più ne metta: una sfilza di numeri da capogiro. Quando poi si arriva al confronto con gli altri paese il risultato è impietoso. E il problema, purtroppo, non è solo a livello nazionale, ma addirittura a livello locale è ancora più marcato: insomma è normale che il presidente della regione Sardegna guadagni oltre 40.000 euro in più del governatore della California, stato che peraltro produce il settimo PIL del mondo? Stipendi stratosferici, clientelismo ai massimi livelli, favori sempre ai soliti noti e la totale mancanza di vergogna, ma addirittura la faccia tosta di avanzare pretese sui diritti acquisiti. C'è un problema grave, cui però nessuno sembra voler porre rimedio. E in un momento di crisi così drammatico, con che faccia questi politici ci vengono a chiedere sacrifici? Questo è il punto focale di tutto il libro. Rizzo e Stella non fanno anti-politica, ma anzi chiedono che la politica sia dia delle regole e dia l'esempio; chiedono che i politici siano disposti a tagliare laddove è possibile per dare un'altra possibilità a questo paese. Queste 180 pagine si possono leggere tranquillamente in un paio di giorni, ma personalmente ho preferito diluire la lettura in un mesetto circa: sono troppo emotiva per leggere queste cose, poi mi prende la rabbia e l'intolleranza sale! Inoltre va aggiunto che la lettura può risultare a volte un po' pesante per via dei tantissimi riferimenti a numeri, percentuali e così via che rischiano di ubriacare il lettore. Lo stile di Rizzo e Stella però è perfetto, limpido e privo di qualsiasi filtro, diretto, vi farà rizzare i capelli.Credo davvero che sia importante leggerlo, leggere altri libri come questo, tenersi informati: perché l'informazione è la nostra arma più grande.Voto: 9Colonna sonora: Cyrano di Francesco GucciniConsigliato a: a tutti, per quanto mi riguarda dovrebbe diventare testo scolasticoIstruzioni per l'uso: da consumarsi preferibilmente dopo massiccia assunzione di camomilla per calmare l'ira funesta che tale lettura vi causeràBuona Lettura!Licenziare i padreterni

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