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Licenziato lo sviluppatore delle mappe dell’iPhone 5.

Creato il 28 novembre 2012 da Vittorionigrelli @vittonigrelli

Era stata la polemica più grossa dopo l’uscita dell’attesissimo iPhone 5. Possibile che un “telefono” (ma chiamarlo così è riduttivo, vi diranno) che costa tra i 600 e i 900 €, possa avere un programma per le mappe così impreciso?
Le mappe dell’iPhone 5, infatti, dovevano essere il fiore all’occhiello del melafonino 2012, ma così non è stato. Il programma è stato molto chiacchierato, ma non per i motivi che la Apple Inc. si aspettava.

I vari meme su Facebook e i tweet che prendevano in giro la risoluzione e la precisione delle mappe sono stati visti da tutti, eccone alcuni:
Hanno licenziato quelli che hanno progettato le nuove mappe per l’Iphone5. Intanto mi sono perso per Roma e rivoglio il vecchio#google map
@lddio Nel presepe di quest’anno i Re Magi non arriveranno in tempo perché avranno seguito le mappe dell’iPhone5 #PimpMyPresepe
Dear #iPhone5 maps app, it’s great you think I’m in the #ATL, but your a few states off ;-0 #Apple” (Cara app delle mappe per l’iPhone5, è grandioso che pensi io sia in ATL, ma sei fuori di qualche stato; traduzione nostra)
[E nessuno, in Italia, aveva pensato di usare questa come scusa per non essere andato a votare alle primarie? (Leggi le scuse più divertenti qui).]

Licenziato lo sviluppatore delle mappe dell’iPhone 5.
Insomma, il mancato rinnovo della collaborazione con Google, che aveva già comportato la nascita di una diversa applicazione per vedere i video di YouTube, ha portato alla sostituzione delle mappe di Google Maps con quelle appositamente create per l’iPhone 5, ma i risultati non sono stati quelli sperati.
Nei mesi scorsi già uno sviluppatore era stato licenziato per via degli errori nella programmazione e oggi anche Richard Williamson è stato lasciato a casa.
Con una delle loro mappe si può arrivare ovunque, ma capita che quel posto non sia quello che si stava cercando di raggiungere.
Nel frattempo su Twitter l’hashtag Apple sale nei trending topics e su Facebook si susseguono battute al vetriolo: “chi voleva sangue, dopo le mappe sbagliate, forse stavolta l’ha ottenuto“.
Adesso il compito arduo spetta ai successori che dovranno migliorare l’applicazione e fare in modo che le mappe conducano esattamente dove l’utente desidera essere condotto.

Veronica Sgobio



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