Ringraziamo Valentina del blog Cinecarbone per averci nominato ai Liebster Award, interessante iniziativa per scoprire nuovi blogs.
Le modalità per partecipare sono semplici: ringraziare chi ti ha nominato, pubblicare il link del suo blog e rispondere alle 10 domande che ti ha rivolto; elencare 10 blog (che abbiano meno di 200 seguaci, mi riferiscono), rivolgere ai titolari 10 domande ed informarli della nomina.
Siccome siamo in due, a ciascuna domanda ci sarà la risposta di entrambi i blogger.
Di seguito le domande che ci ha rivolto Cinecarbone:
- Quale personaggio del passato e quale contemporaneo sceglieresti per un’intervista e perché?
R: Federico Fellini e Wes Anderson. Sono due registi che mi affascinano, che vivono in mondi completamente differenti e che hanndo dato un’impronta diversa ai loro film grazie al loro stile inconfondibile. Sarebbe interessante un’intervista doppia! :)
M: Georges Méliès e Thomas Vinterberg. Il primo perchè fu di fondamentale importanza per la settima arte con le sue idee e le sue intuizioni. Conoscere a fondo il suo punto di vista oggi, dopo oltre un secolo dall’invenzione dei Lumière, sarebbe interessante. Vinterberg perchè ha una potenza nelle immagini difficilmente eguagliabile. Senza fronzoli raggiunge la vera essenza del cinema, senza compiacimenti e senza espedienti. Un modo puro di fare cinema che meriterebbe senza dubbio una bella chiacchierata.
- il film “scheletro nell’armadio” ovvero non hai il coraggio di confessarlo, ma ti è piaciuto.
R: Il Favoloso Mondo di Amelie. Le musiche sono eccezionali. Viene spesso definito un film romantico. Secondo me è qualcosa di più. Mi emoziono ancora a sentire la colonna sonora. Audrey Tautou ha fatto una delle sue più belle interpretazioni.
M: Il bisbetico domato con Adriano Celentano. Un modo di fare comicità che oggi non esiste più, di certo non amato dalla critica, ma che mi è rimasto nel cuore dall’infanzia.
- Il film che ti ha fatto capire che il cinema sarebbe stato parte integrante della tua vita.
R: Jurassic Park. Con quel film da piccolo ho capito il potenziale enorme del cinema contemporaneo. Rendere possibile qualcosa che prima non lo era. Ogni film ti può proporre di entrare in contatto con dimensioni differenti. In effetti il cinema viene definito “la macchina dei sogni”.
M: “Nuovo Cinema Paradiso”, una storia d’altri tempi con un Tornatore strabordante (in senso positivo). Una messinscena che non può non farti innamorare del Cinema. Stupenda la prima parte, un po’ di maniera la seconda, ma un film, almeno per me, memorabile.
- Parliamo di serie tv: quali sono i fattori che, secondo te, negli ultimi anni hanno portato molti attori e registi a darsi alla serialità allontanandosi dal grande schermo?
R: La storia che può essere molto più approfondita e i personaggi che possono essere maggiormente analizzati vista la longevità delle serie tv.
M: A mio parere, in questo caso sono il gusto e le abitudini del pubblico a dettare le regole. La fruizione del prodotto video è molto cambiato negli ultimi anni e la letterale esplosione del fenomeno “fringe” (il guardare ossessivamente una puntata dopo l’altra ed una serie dopo l’altra) ha fatto il resto. Registi illustri hanno, di tanto in tanto, scelto la strada della serie tv, basti pensare a “Grave danger” di Tarantino (per C.S.I.) e “Boardwalk Empire” “di Scorsese”. La atavica concezione che la serie fosse figlia di un dio minore rispetto al prodotto “film” si sta lentamente sgretolando con il risultato che diversi attori e registi si danno alla “serialità”, anche se non mi pare un fenomeno così dilagante.
- Serie tv preferita del passato e del presente.
R: I Soprano e Marvel Agent of Shield
M: Non sono un appassionato di serie, ma ho molto amato Dexter.
- Una ricetta per dare nuovo smalto al cinema italiano?
R: Maggiori investimenti sul cinema indipendente e su progetti davvero innovativi che stanno nascendo sul Web (vedi la nuova serie su Dylan Dog). Il crowdfounding può essere una delle soluzioni.
M: Il discorso è molto vasto. Il non essere asserviti alle grandi major sarebbe un buon punto di partenza. Una legge, simile a quella francese, per proteggere da un lato e incentivare dall’altro la produzione cinematografica nostrana sarebbe auspicabile, ma non ci sono le basi, nè politiche nè culturali per sperare in questa via. Non è il vincere un premio Oscar che darà linfa al nostro cinema dato che il 95% dei prodotti italici sono commedie becere trite e ritrite. Il botteghino e la distribuzione dettano legge. Zalone incassa più di Sorrentino, fisiologico, ma incentivare la cultura significa dare le stesse chance come distribuzione sugli schermi sia ad uno sia all’altro, ma così non è e non sarà mai. Per rispondere alla domanda non vedo spiragli, se non il meccanismo del crowdfounding che sta dando risultati interessanti.
- Il film migliore che hai visto negli ultimi 4 mesi
R: American Hustle di D.O. Russell. E’ semplicemente fantastico. Attori dal carattere complesso e affascinante. Una regia davvero ben costruita.
M: Dallas buyers club, un film coraggioso con un McConaughey ed un Jared Leto superlativi.
- Regista preferito?
R: Steven Spielberg. Non sbaglia un colpo. Ha narrato delle storie davvero eccezionali come Lincoln, Salvate il soldato Ryan e Schindler’s List.
M: Avrei un ex aequo: il Kim Ki Duk di “Ferro 3″ e di “Primavera Estate Autunno Inverno e ancora Primavera”, quando si dice la poesia del cinema. E Stanley Kubrick, il suo ultimo lavoro, uscito postumo, ancora mi ritorna in sogno.
- …. e quello che proprio non ti piace?
R: Neri Parenti. E non dico altro…
M: Michael Bay, rappresenta tutto ciò che il cinema non dovrebbe essere, una enorme macchina per fare soldi e niente più.
- Se ti dovessero chiedere per quale festival di cinema vorresti fare l’inviato quale sceglieresti e perché?
R: Venezia, è sempre affascinante stare al Lido a godersi i film in concorso. L’atmosfera, poi, è incantevole. Ho solo bellissimi ricordi.
M: Dopo essere stato a Venezia e Torino mi piacerebbe essere l’inviato a Locarno o a Toronto, festival ben foraggiati e dall’alto tasso cinefilo.
Di seguito i 10 blog che secondo noi meritano il riconoscimento:
- Wwayne
- The Cinema Company
- Lapinsu
- Ventuno/21
- Cinemanometro
- La ferita del caffè
- L’occhio del cineasta
- La macchina dei sogni
- Filmaker’s Life
- Cinecarbone
Le domande che poniamo sono le seguenti:
- Qual è, a tuo parere, il film più bello degli ultimi 30 anni? Perchè?
- Il regista italiano ed estero più talentuoso di sempre? Perchè?
- L’Attore e l’attrice più sopravvalutati e i più sottovalutati e la motivazione…
- Il tuo attore/attrice preferito? Perchè?
- Guardi il cinema italiano? Che cosa ti piace e quali sono i punti deboli?
- Qual è stato il film che, nonostante la bocciatura della critica, hai amato?
- Il film che più aspetti per questo 2014?
- Cosa pensi dell’appiattimento dei gusti e della scarsa cultura dei giovani che si approcciano al mondo del cinema in modo sempre più approssimativo e poco informato?
- Sei d’accordo con le consegne degli Oscar di quest’anno? Qual’è la tua opinione a riguardo del “caso Sorrentino”?
- Ultima domanda. Dopo la vittoria de “La Grande Bellezza”, la dedica a Mastroianni del festival di Cannes, e il recente riconoscimento del Tribeca Film Festival a Valeria Bruni Tedeschi per il film “Il capitale umano”, vedi una possibile ripresa del cinema italiano in campo internazionale?
Ringraziamo ancora Valentina e continuate a seguirci ;)
Mattia e Riccardo