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Liebster Award

Creato il 19 aprile 2014 da Af68 @AntonioFalcone1

LiebsterAwardRingrazio la blogger Giorgia de Il Kubo di Kubrik per avermi nominato nell’ambito del Liebster Award, ne sono sinceramente lusingato.
Ora provvedo a renderne note le modalità di accettazione e partecipative, per quanti, fra coloro che io a mia volta nominerò, vogliano aderirvi: ringraziare chi ti ha nominato, pubblicare il link del suo blog e rispondere alle 10 domande che ti ha rivolto; elencare 10 blog (che abbiano meno di 200 seguaci, mi riferiscono), rivolgere ai titolari 10 domande ed informarli della nomina.
Di seguito, le domande che mi ha rivolto Giorgia:

Sei soddisfatto dei risultati del tuo blog?

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“Certamente, in particolare nella considerazione del suo scopo precipuo: diffondere e, soprattutto, condividere, notizie, impressioni su film/eventi cinematografici o culturali, che magari su un giornale, cartaceo/ online, non troverebbero spazio o quest’ultimo sarebbe in qualche modo limitato.
Ne approfitto per rivolgere un sincero grazie a quanti mi seguono, postano commenti o lasciano un “mi piace”, perché mi stimolano ad andare avanti sul percorso intrapreso”.

A quale pubblico ti riferisci il più delle volte?
“Sinceramente non ho dei riferimenti precisi, spesso scrivo per il piacere di farlo e, come scritto sopra, nella speranza di una certa condivisione.
Comunque ritengo che molti dei miei scritti possano interessare quanti amino il cinema tout court, in ogni sua forma d’espressione, magari anche discutibile, ma estremamente viva e sincera”.

Sono cattiva: cinema-intrattenimento o cinema-arte?
“Cerco di mediare, mi piace l’idea di un cinema che sappia sviluppare l’intrattenimento come arte (così di primo acchito mi vengono in mente i nomi di Lubitsch, Wilder, Monicelli, Leone, ma ve ne sono certo altri ed ogni elenco rischia sempre di essere riduttivo)”.

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Se il cinema fosse un leviatano (stile Hobbes), quale sarebbe il regista/ corpo e quali sarebbero i registi/rami (quindi uno per genere)?
“Domanda interessante e complessa. Semplificando, partirei sicuramente dalle origini, i Fratelli Lumiere e Georges Méliès, senza dimenticare le opere di David W. Griffith come prototipo di un nuovo linguaggio cinematografico (il ruolo del montaggio, in particolare) e le avanguardie europee. Sicuramente un ottimo inizio …”

Libri che non vedi l’ora di vedere sul grande schermo?
“Non ho particolari preferenze al riguardo, anche se l’adattamento di un libro a copione cinematografico mi ha sempre affascinato, per via dei tanti ed inevitabili confronti che porta con sé. Penso ad una Divina Commedia diretta da Darren Aronofsky…”

Quale credi sia il ruolo più sottovalutato nella produzione cinematografica?
“Il mio pensiero va a tutte le maestranze che vi sono dietro una produzione cinematografica, grande o piccola che sia, sono loro in fondo a rendere esecutive, a visualizzare, le varie scelte messe in atto da registi, sceneggiatori, direttori della fotografia…”

Cosa odi dell’essere un blogger?
“Nulla, lo dico sinceramente, sarà che lo vedo come un complemento del mio mestiere di giornalista, un modo, forse ingenuo, di sentirmi libero da scelte e costrizioni, a parte le mie”.

Come affronti le critiche?
“Beh, se motivate e ben argomentate, e in particolare non scendono nella gratuità e nella volgarità (la nota sintesi fantozziana sull’altrettanto nota Corrazzata, per intenderci) è un occasione per confrontarsi e crescere insieme. La diversità è fonte di ricchezza, anche culturale, almeno mi è sempre piaciuto crederlo”.

Se una persona che frequenta il tuo ufficio o la tua scuola sapesse che gestisci un blog, come la prenderesti?
“Credo possa valere la risposta data alla domanda n.7″.

Paperino (wikipedia)

Paperino (wikipedia)

Infame: Marvel o DC?
“Eh … La mia simpatia va certo ai “supereroi con superproblemi”, per quanto il Batman delle origini, come moderna reinterpretazione di Zorro… Ma sono cresciuto con “zio Walt” (Disney) e il mio universo pop si è alimentato delle sue creazioni o, meglio, delle interpretazioni dei vari personaggi fornite da autori come Carl Barks (Paperino, o il suo Zio Paperone) e Floyd Gottfredson per Topolino”.
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Riguardo i nominativi dei 10 blogger, necessaria premessa, già messa in atto per un precedente riconoscimento: come potete vedere dall’elenco a sinistra, ne seguo molti, con identica stima ed eguale affetto, per cui virtualmente sono tutti nominati, ma dovendo necessariamente fare una scelta, ecco l’elenco, in ordine rigorosamente sparso, e limitato al settore cinematografico:

cazzochevento
Cinecarbone
Cinemanometro
Fotogrammi
Irene Watches
Il meglio del cinema
La Settima Arte
Occhio ai borderò
wwayne
Filmmaker’s Life

Ed ora le dieci domande rivolte ai nominati:

Una personale definizione di cinema

Paolo Villaggio

Paolo Villaggio

Ti attira ancora l’idea di un film visto nel buio di una sala cinematografica, anche “vissuta” (dagli sgranocchia popcorn ad oltranza,ai vari commenti fuori luogo per scene gradite o meno) o sei fra coloro che prediligono una visione domestica (pigiamone di flanella, birra ghiacciata e frittatona di cipolle, stile Fantozzi), spaparanzato sul divano di casa?

Un autore cinematografico sopravalutato …

… ed uno sottovalutato

mm
Una breve considerazione sul cinema italiano, magari pensando più all’abbandono dei vari generi, commedia a parte, che al cinema d’autore propriamente detto.
Cosa manca ancora per ritrovare i fasti di un tempo?

Ed ora passiamo al cinema straniero, americano in particolare, noti qualche nuova ispirazione oppure ritieni che vi sia una riproposizione di schemi già noti e rodati?

Un autore/attore italiano che vorresti vedere più attivo…

…ed uno straniero

La distribuzione in Italia: privilegiati i soliti idio… ehm, pardon, i soliti noti?

Domanda finale “animata”: siamo tutti Paperino?

Questo è tutto, amici. Grazie di nuovo a Giorgia per la nomina e a tutti voi “compagni di viaggio” per l’attenzione, un caro saluto e lieti auguri per una Serena Pasqua.


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