Ecco il regolamento di questo premio che serve a far conoscere i blog che riteniamo meritevoli. È conferito da blogger a blogger e più in basso scoprirete chi premierò a mia volta.
Ci sono solo cinque piccole regole da rispettare, vediamole:1. Ringraziare il blog che ti ha nominato2. Rispondere alle dieci domande3. Nominare altri dieci blog4. Porre dieci domande5. Comunicare la nomina ai dieci blogI ringraziamenti li ho messi in apertura, ma li ripeto qui: grazie, Anita! Una splendida sorpresa.
Ed ecco le risposte alle tue domande:
- Da quanto tempo sei un/una blogger? Dal novembre del 2013.
- Perché hai deciso di creare un blog? Perché era un’avventura che ancora non avevo vissuto, perché mi piace parlare (e sparlare) di libri e scrittori.
- Gestisci il blog in autonomia? Sì, da sola. Una fatica!
- Che genere letterario preferisci? Al momento, il romantic suspense (vado a periodi).
- Qual è il tuo libro preferito? Perché? Non ho UN libro preferito, ne ho decine. Di uno amo i personaggi, dell’altro la trama. Del terzo, mi appassiona il lavoro d’introspezione fatto dall’autore. E così via. Poi, come ho detto prima, vado a periodi.
- Quanti libri leggi in media all'anno? Un po’ più di duecento.
- Quanto tempo dedichi al tuo blog? Un paio d’ore al giorno, tutti i giorni.
- Hai altre passioni oltre alla lettura? Oltre agli uomini affascinanti? Qualcuna. Amo fare lunghe passeggiate con il mio cane; le chiacchierate con gli amici più fidati; scoprire usi e costumi di Paesi vicini e lontani.
- Cosa odieresti trovare in un libro? Errori di grammatica e sintassi. Provo un odio viscerale per essi.
- Cosa non deve mancare in un libro? Devi “annusare” il piacere che l’autore ha provato nello scrivere il suo libro. O il dispiacere, il dolore. Ma i sentimenti dello scrittore devono essere evidenti: nel modo di scrivere, di rapportarsi con i personaggi. Detesto gli scrittori, anche famosi, che scrivono come impiegati cui interessa solo il “27”.
Ad essi rivolgo queste domande:1. è cambiato il tuo modo di “leggere” un libro, da quando lo fai per “mestiere”?