Ed eccoci ad un altro Liebster Award!!
Per chi non lo sapesse (c'è chi non lo sa?) un Liebster Award non è un vero e proprio "premio" (cioè - non è che si vinca qualcosa, quindi nessun biglietto aereo per la Nuova Zelanda, né i-phone - no, nemmeno un portachiavi) - però è una bella chance per conoscere nuovi blogger bravi e talentuosi.
Quando si viene nominati non dobbiamo nemmeno fingere di commuoverci e ringraziare la mamma, ma basta che rispondiamo alle 10 domande che ci sono state poste, e poi nominare altri 10 bloggers che riteniamo meritevoli e far loro di nuovo altre 10 domande.
Io sono stata nominata dalla mia amica Anto di We12Travel - ooops!! continuo a non aver ancora imparato nulla di marketing di me stessa: non avrei dovuto dire che è mia amica, avrei dovuto fingere che si fosse imbattuta casualmente nel mio brilluccicoso e fantasticissimo blog e che l'abbia trovato stupenderrimo.
Va beh.
A parte tutto, confesso che vado un po' in brodo di giuggiole quando mi danno delle domande a cui rispondere - a patto che non siano cose del tipo "Cosa stava facendo ieri sera all'ora del delitto?" o "Mi presti 50 euro?".
Sarà il lato un po' posh della mia natura felina, ma sospetto che sia perché di tanto in tanto mi piace fingermi un po' VIP intervistata nel salotto di Maurizio Costanzo.
No và, facciamo Daria Bignardi, che è meglio.
Ecco - poi in realtà non garantisco che le mie risposte siano anche intelligenti però...
Michel Platini diceva che "Anche Einstein farebbe la figura dello stupido intervistato tutti i giorni" - e questa direi che possiamo usarla come scusa ufficiale sia io che Balotelli.
Però siccome io in fin dei conti non vengo mica intervistata tutti i giorni, sarà meglio che mi impegni con qualche risposta un po' più articolata e sensata.
E possibilmente anche grammaticalmente corretta.
[1.] Se non avessi più la possibilità di viaggiare, in quale altro modo impiegheresti il tempo?
Oh beh, farei il calciatore naturalmente :D
No, scherzo.
Ovviamente passerei la maggior parte del tempo a scrivere.
Cosa del resto però già faccio.
E allora diciamo che dedicherei ancora più tempo allo scrivere.
E che dovrei cambiare soggetto: niente più viaggi, naturalmente.
Potrei scrivere la biografia di Balotelli, magari.
O di Platini.
O di Einstein, perché no?
[2.] Se non avessi più la possibilità di viaggiare, in quale altro modo spenderesti i tuoi soldi?
Mah, fammi pensare.
O mi trasformo in una fashion blogger e quindi mi sorge la necessità di spendere un patrimonio in parrucchiere, estetista e vestiti firmati (cosa che, anche se farebbe contenta mia mamma, credo implicherebbe un intervento di tipo miracoloso da parte di Qualcuno molto in alto - e non intendo Enzo Miccio), o devo confessare che i viaggi sono l'unica voce di spesa costosa in cui mi interessi veramente scialacquare i miei sudati risparmi.
Dubito fortemente che se avessi risparmiato tutto il denaro che ho sperperato in viaggi oggi potrei permettermi di comprare un appartamento a Londra - e d'altro canto se non avessi viaggiato nemmeno potrei sapere che Londra è la mia anima gemella, no?
Quindi boh.
Potrei mettere su un allevamento di gatti neri.
O potrei abbonarmi a Sky e non perdermi nemmeno una partita di Balotelli (né un documentario su Einstein).
Potrei finalmente frequentare un corso di fotografia. O di scrittura creativa.
O magari entrambi.
Male non mi farebbe.
Però poi mi dispiacerebbe non poterli sfruttare fotografando posti in giro per il mondo o raccontando le mie avventure di viaggio.
E anche su Sky mi sa che qualche documentario della National Geographic poi mi farebbe venire la nostalgia...
Per cui, ecco, spero di poter riuscire a continuare a viaggiare.
[3.] Qual è in assoluto il tuo primo ricordo di viaggio?
Prendere il treno con mia mamma e mia nonna per andare a Torino.
Lo so che non suona come un gran viaggione, dal momento che io *sono* di Torino - ma da bambina abitavo in un paesetto a 20 km dalla città.
Ok, non è un gran viaggione lo stesso - a meno che nei primi anni '80 le ferrovie fossero ancora più affette da effetto moviola di adesso, si tratta di poco meno di 20 minuti di treno - ma avevo 4 anni o giù di lì, e quell'età le impressioni sono sempre parecchio dilatate.
Anche della città avevo avuto un'impressione distorta - nel senso che ho dei ricordi a sprazzi di luoghi che mi erano sembrati parecchio diversi da come sono in realtà; però mi era parsa comunque incantevole. Completamente differente da tutto quello che avevo visto fino a quel momento. E ovviamente enorme.
Lo scopo del viaggio era che mia nonna doveva comperare della lana: aveva in casa questo gigantesco filatoio meccanico e, se non ricordo male, un tempo era stato anche il suo lavoro, ma in quel periodo credo che fondamentalmente usasse la lana per farmi dei golfini fucsia con sopra ricamati gattini e cagnolini (non fate quella faccia, per i miei gusti di bambina degli anni '80 erano bellissimi, e poi c'era il valore affettivo). Comunque - lei si riforniva di lana in questo negozio di via Barbaroux, che adesso è una via piuttosto hipster ed alternativa con localini macrobiotici e posti che vendono saponette a forma di pasticcini, ma all'epoca (oh signùr - il tempo vola) era considerata un po' malfamata e mal frequentata.
O almeno - mia mamma la considerava così.
Quindi questo mio "primo" viaggio era anche stato condito da un certo non-so-ché di "brivido" avventuroso *sic*.
[4.] Viaggio "on the road" o aereo? Perché?
Beh.
Da un punto di vista strettamente logico le motivazioni sembrerebbero tutte a favore del viaggio on the road - perché ti permette di vedere più cose, di assaporare pian piano il posto in cui sei, di sentirti più libera e nel bel mezzo di un'avventura, e quant'altro.
Un viaggio in aereo è un viaggio che si focalizza solo ed esclusivamente sull'arrivare a destinazione, facendoti godere ben poco del viaggio in sé: ho anche scritto un post in merito a queste riflessioni.
Non è nemmeno, se vogliamo, un vero e proprio "viaggio" nel senso romantico e metaforico del termine, somiglia di più ad un teletrasporto.
Ma il punto è che io detesto cordialmente viaggiare in auto.
Guidare non è fra le mie attività preferite e fare la passeggera mi piace ancor di meno: un po' perché ho sempre patito la macchina fin da piccola e un po' perché, come alcune persone non sono completamente a proprio agio con l'idea di volare, anche se non è che ne abbiano veramente "paura", però sotto sotto l'ipotesi di un incidente continua a fare fastidiosamente capolino da qualche angolo recondito della mente nel momento stesso in cui varcano la soglia dell'imbarco, a me capita la stessa cosa con la macchina.
Gli incidenti d'auto sono una paranoia che mi assilla molto di più rispetto a quelli aerei, per il semplice fatto che la statistica conferma che sono nettamente più frequenti.
Pertanto devo rispondere "aereo" a questa domanda, nonostante tutto.
Ma se posso scegliere, allora il mio mezzo di trasporto ideale è indubbiamente il treno.
Ok, è tutto fantastico. Posso scendere adesso??
[5.] Una cosa che non ti piace del viaggiare?
Questa risposta è un po' difficile, perché mi tocca confessare che, tendenzialmente, l'unica cosa di cui di solito sento la mancanza quando viaggio è, dopo un po', la mia privacy.
O, diciamo pure, il mio isolamento all'interno di una caverna molto profonda e silenziosa.
Non fraintendetemi, finora sono sempre stata parecchio fortunata con la scelta della mia compagnia felina di viaggio: mi trovo molto bene con loro, e la loro presenza è in grado di rendere ogni avventura decisamente molto più divertente e ricca di quanto lo sarebbe altrimenti; ma, come ogni creatura dotata di anima costituita prevalentemente di materiale introverso, sento ad intervalli regolari il bisogno fisiologico di massicce dosi di solitudine.
Non mi spingo a dire che la cosa mi sia vitale tanto quanto l'ossigeno, ma come un'alimentazione bilanciata probabilmente sì. Se ne faccio a meno dopo un po' non mi sento in forma.
E allora, direte voi, perché non ti dedichi in esclusiva ai viaggi in solitaria??
Eh no, non posso.
Perché se lo facessi poi sentirei la mancanza delle mie amiche!!
[6.] Qual è stata la cifra più consistente che hai speso in qualcosa connesso ai viaggi? Ne è valsa la pena?
Direi che il mio viaggio più costoso finora sia stato quello nel Canada dell'Est nel 2012 - anche perché è stato pure il più lungo.
Credo che in totale abbia cubato circa 3500 €.
Ma certamente ne è valsa la pena.
Di solito per tutto quello che spendo viaggiando ne vale la pena, comunque.
Anche se magari la destinazione si può rivelare in qualche modo deludente, di solito l'esperienza riesce sempre a regalarti qualcosa.
Qualche ricordo, qualche storia divertente o qualcosa che hai imparato, qualcosa su cui riflettere.
Ma, nel caso del Canada, anche la destinazione è stata decisamente all'altezza delle aspettative, quindi decisamente non ci sono dubbi sul fatto che ne sia valsa la pena.
[7.] Quale incontro fatto durante un viaggio non dimenticherai mai?
Ah, quando si viaggia si fanno sempre incontri piuttosto interessanti. Forse perché è la razza umana, in fin dei conti, ad essere interessante, e in giro per il mondo di persone speciali ce ne sono tante.
Ogni tanto si ha anche la fortuna di incontrarne.
Non so perché, a me di solito questi incontri capitano più spesso nel Regno Unito.
Forse perché io stessa riesco a pormi in maniera più aperta nei confronti delle persone quando sono lì; o forse è una semplice questione statistica, dal momento che è il posto dove viaggio più spesso.
Prossimamente scriverò un post al riguardo, comunque, per cui per stavolta scelgo invece di parlare della meravigliosa signora che io & Tabby Cat abbiamo incontrato al mare in quel di Grado due settimane fa.
Ha 86 anni, fa la pittrice e gira per il mondo da sola - includendo però sempre un mese di villeggiatura lì, come da tradizione.
Ci ha raccontato tanti incredibili episodi della sua vita, come ad esempio il fatto che a 38 anni fosse ancora signorina (cosa che all'epoca doveva essere considerata piuttosto anormale), finché una notte le è apparsa in sogno sua madre, morta da poco tempo, che le dice che avrebbe presto incontrato il suo Principe Azzurro - e tempo una settimana e il suo futuro marito fece la sua comparsa nella sua vita.
Ovviamente la nostra signora era un concentrato di simpatia ed energia, e 86 anni chi glieli dava?
Il suo unico acciacco era il ginocchio sinistro, che comunque progettava di farsi operare - per il semplice fatto che intende visitare New York a breve e ha bisogno di poter essere in piena forma per poter esplorare al meglio Manhattan e Central Park.
Chapeau!
[8.] Dove vorresti sempre ritornare?
Ah!
Chi mi conosce almeno un po' sa che questa è una domanda retorica.
E a dire il vero anche il condizionale mi sembra un po' superfluo: non è che "vorrei" tornarci; ci torno punto e basta.
Quella di luglio è stata la mia ottava visita a Londra.
Tutto sommato non è poi tantissimo (ad esempio Ginger Cat straccia il mio record senza pietà assoluta) - però è dal 2006 che ci vado sostanzialmente almeno una volta all'anno, ed ho tutte le intenzioni di continuare a farlo finché mi sarà possibile.
Ci sono altre due città (oh, sempre nel Regno Unito, che strana coincidenza!) per cui nutro sentimenti molto simili: si chiamano York ed Edimburgo, ma con loro sono solo alla terza visita per adesso.
[9.] Qualcosa che un viaggiatore non dovrebbe assolutamente perdere quando visita la tua città.
Scelgo il Museo del Cinema (leggi qui il mio post) perché penso sia uno dei musei più originali ed interessanti che abbia mai visitato.
Non solo la sua location è decisamente particolare e scenografica (ovvero dentro la Mole Antonelliana, che, a parte essere l'icona-simbolo di Torino più celebre, è sicuramente un edificio più unico che raro); ma è anche costituito da un allestimento orchestrato in maniera originale, accattivante e curata.
L'esposizione si articola con un filo logico che si sviluppa come la trama di un film, contiene parecchi angoli interattivi ed ambientazioni fantasiose, quasi oniriche come del resto è il cinema stesso.
Se non soffrite di vertigini, alla fine della visita non dimenticate di prendere l'ascensore, che vi porterà fino alla terrazza panoramica della Mole, a quasi 100 mt d'altezza, per poter contemplare la città dall'alto.
E continuare a sognare...
[10.] Perché hai un blog di viaggi?
Perché amo viaggiare ed amo scrivere.
Decisamente perché amo moltissimo scrivere.
Raccontare storie, esprimere pensieri, condividere esperienze e riflessioni.
E' una sorta di bisogno.
Lo è sempre stato. A volte mi è servito da terapia; spesso è di grande aiuto per fare chiarezza dentro di me; sempre, comunque, è qualcosa che mi fa sentire viva, che mi aiuta ad assaporare ancora di più quello che vivo, una volta che l'ho tradotto in parole scritte.
Ho sempre scritto tanto, da sempre.
E credo che, forse, sia quello che riesco a fare meglio.
Forse qualcuno potrebbe controbattere che sono più brava a sfornare muffins, ma almeno scrivere non fa ingrassare.
Lo scorso anno ho deciso che era ora di cominciare a fare qualcosa con quello che scrivo che non fosse semplicemente poi chiuderlo in un cassetto. Volevo cominciare a farlo "uscire di casa" e spingerlo ad interagire un po' con il mondo.
Così, per vedere come va.
Mi piacerebbe che le persone possano leggere le mie storie, sperando che gli possano lasciare qualcosa - magari un po' di ispirazione a prendere la valigia, magari qualche emozione o riflessione... possibilmente non noia ;)
Io comunque sono molto felice di aver cominciato questo progetto.
E spero che anche chi mi legge sia contento di essere passato di qua :)
Ok - adesso tocca a me.
Come al solito, siccome questo blog esiste sia in Italiano che in Inglese, sceglierò 5 blogger che scrivono in inglese e 5 che scrivono in italiano.
Ovviamente sentitevi liberissimi di partecipare al gioco oppure no - io naturalmente spero che lo facciate perché sono curiosa di leggere le vostre risposte, e spero anche che non mi detestiate per avervi nominati!
L'ho solo fatto perché mi fa piacere leggervi e perché penso che stiate facendo un gran bel lavoro con il vostro blog - quindi continuate così!!
Fra i blogger italiani nomino:
[*] Manuela di Pensieri in Viaggio
[*] Sara di Vagabondamente
[*] Letizia di Diario di una Travelholic
[*] Roberta di Italiaterapia
[*] Manuel di I Viaggi di Manuel
E queste sono le mie domande:
[1.] Ti è mai capitato di dover finire un viaggio prima del previsto? Come mai?
[2.] Qual è il peggior posto dove ti è capitato di dormire durante un viaggio?
[3.] Qual è stata l'esperienza di viaggio più divertente capitata quest'anno?
[4.] Qual è il souvenir più folle che hai comprato?
[5.] Qual è l'animale più strano o tenero che hai incontrato durante un viaggio?
[6.] Quale posto della tua città/zona NON consiglieresti a chi viene a visitarla?
[7.] Qual è il commento più strano che hai mai ricevuto sul tuo blog?
[8.] Quale libro o film ti ha ispirato per fare un viaggio?
[9.] Qual è l'ultima cosa che hai imparato viaggiando?
[10.] Che cosa hai avuto modo di imparare riguardo ai/al tuo/tua/tuoi compagno/a/i di viaggio che prima non sapevi?
Buon divertimento :)